Sinusite: cos’è e come si cura

I seni paranasali sono delle cavità che si trovano all’interno delle ossa del volto, intorno al naso, e che comunicano direttamente con le cavità nasali; al loro interno avviene la produzione di muco, che ha la funzione di filtrare i batteri e altre particelle, dall’aria respirata.

L’infezione che porta i seni paranasali a gonfiarsi o ad irritarsi è definita sinusite. È una malattia molto comune: si tratta di un’infiammazione, virale o batterica, della mucosa che ricopre i seni paranasali, che di solito fa la sua comparsa dopo un raffreddore o a seguito di attacchi allergici

Sinusite: acuta o cronica

Esistono due tipi di sinusite:

  • la sinusite acuta, in cui i sintomi tipici (rinorrea, cioè fuoriuscita di muco dal naso, febbre e cefalea) insorgono prepotentemente, ma di solito si risolvono nel giro di qualche settimana;
  • la sinusite cronica, se si protrae per più di tre mesi. In questo caso i sintomi principali sono mal di testa, febbre e ostruzione nasale.

La sinusite può essere favorita anche da moltissimi altri fattori come per esempio l’esposizione a sostanze irritanti, asma, deviazione del setto nasale, traumi facciali, presenza di polipi.

Sintomi

Per prima cosa è bene fare una distinzione in base all’età, in quanto in quanto i bambini piccoli (fino a 6/7 anni) hanno sintomi molto simili a quelli del raffreddore (come ad esempio il naso chiuso o che cola e febbre non molto alta).

Mentre per bambini più grandi, adolescenti e adulti,  i sintomi più comuni che si possono presentare, sono:

  • congestione ed ostruzione nasale;
  • tosse grassa;
  • mal di testa;
  • emissione di muco verde o giallo;
  • febbre alta;
  • pressione al volto, in corrispondenza del seno paranasale interessato
  • alitosi

A volte a questi sintomi si accompagnano anche mal di stomaco e nausea. 

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Diagnosi

Una prima diagnosi può essere subito formulata in base ai sintomi segnalati dal paziente ed a seguito di un esame della gola, del naso e dei seni facciali.
La diagnosi può essere poi confermata da uno specialista in otorinolaringoiatria, a seguito di esami strumentali come la radiografia, la TAC e l’endoscopia nasale con fibre ottiche.
Quest’ultimo è un esame molto semplice e sicuro, eseguibile senza ricorrere all’anestesia locale.

Rimedi per la Sinusite

Per curare i casi di sinusite di origine batterica il medico può prescrivere degli antibiotici da assumere per via orale, associata a lavaggio del naso ed a terapia medica locale. Inoltre, per alleviare i sintomi, è consigliato l’uso di decongestionanti e mucolitici, che aiutano a liberare i seni dal muco in eccesso. 

Nei casi di sinusite di origine virale, invece, di solito i sintomi scompaiono autonomamente, senza alcuna terapia medica. Anche in questo caso è consigliato l’uso di mucolitici ed espettoranti.

Prevenzione

Per ridurre il rischio di sinusite è bene adottare alcune semplici norme, nel proprio stile di vita quotidiano. Ad esempio in inverno, quando il freddo esterno ed il riscaldamento rendono l’aria dentro casa molto secca, si consiglia di utilizzare un umidificatore: in questo modo si impedisce all’aria secca di irritare i seni paranasali e si riduce quindi il rischio di infezioni.

Si consiglia poi di aumentare l’apporto di vitamina C (vitamina contenuta per esempio negli agrumi, kiwi, broccoli, mango, patate, pomodori, ribes nero, spinaci).

I latticini, i grassi animali e il burro, invece, possono favorire questo disturbo.

Inoltre, quando si è colpiti da sinusite o raffreddore, è consigliabile non praticare una attività fisica, che richiede forte impegno muscolare; in questi casi è meglio concentrarsi su esercizi di allungamento e sulla respirazione.

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