Con il termine Diabete si indicano tutte le condizioni e le patologie che, non sottoposte a trattamento, conducono ad un eccesso di zuccheri, o Glicemia Alta.
Oggi, 14 Novembre, ricorre, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Diabete: per l’edizione 2015 gli addetti ai lavori si prefiggono come obiettivo quello di superare i record raggiunti durante l’edizione precedente.
500 eventi organizzati in 800 città ed oltre 2500articoli su web e giornali: questo l’ambizioso traguardo!
Con questi numeri l’obiettivo è, ovviamente, quello di sensibilizzare la popolazione verso questa patologia, che registra un’incidenza, a livello nazionale, di circa l’11% della popolazione.
Quali sono i Tipi di Diabete?
Esistono diverse tipologie di questa malattia: vediamoli insieme.
Tipo 1
E’ causato dalla reazione immunitaria che comporta la distruzione delle Betacellule del Pancreas, organo deputato alla produzione dell’insulina.
L’insulina è ormone peptidico dalle proprietà anaboliche e ha la funzione di far entrare nelle cellule il glucosio: chi soffre di questa tipologia, necessita di introdurre nell’organismo insulina dall’esterno, in modo tale da garantirne una certa quantità costante nel sangue.
Questa patologia insorge generalmente in età pediatrica, e comunque entro i 30 anni di vita, ed il soggetto viene inserito in un programma specifico per poter seguire le terapie più adeguate e per poter ricevere la corretta educazione per la gestione della malattia: si tratta, infatti, di una tipologia di morbo che non preclude nessun tipo di attività al paziente, ma necessità solo di qualche attenzione in più.
Tipo 2
Si tratta della forma più diffusa di questa patologia, è influenzata dall’obesità/sovrappeso del soggetto e insorge generalmente dopo i 40 anni: per questo motivo è nota anche come “Diabete dell’anziano”.
E’ caratterizzato da un’evoluzione lenta e normalmente asintomatica: il soggetto se ne accorge perché gradualmente non riesce più a mantenere in equilibrio i livelli della Glicemia.
Gestazionale
Si tratta di una tipologia temporanea e compare prevalente in donne gravide: a partire dal terzo mese la futura mamma inizia ad avere difficoltà nel mantenere l’equilibrio della Glicemia. Una volta nato il bambino, questa patologia scompare.
Sintomi del Diabete: come riconoscere i campanelli di Allarme?
Come abbiamo visto, le varie tipologie possono insorgere nel corso del tempo.
Il Sintomo prevalente di questa patologia è la Glicemia Alta, o Iperglicemia, sintomo valutabile dopo aver eseguito un Esame del Sangue.
Ma quali possono essere altre “segni” tipici di questa malattia? Ecco alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare.
- Frequenza nella minzione e aumento della sete: l’aumento degli zuccheri nel sangue causa una difficoltà renale che comporta maggiore frequenza della minzione e un conseguente aumento della sete
- Perdita di peso ingiustificata: questo sintomo è causato dall’assorbimento difettoso del glucosio che provoca una riduzione delle calorie assimilate dalle cellule e quindi una perdita di peso
- Aumento dell’appetito: a causa del difettoso assorbimento delle calorie, l’organismo cerca di rimediare attraverso l’aumento della fame
- Debolezza e astenia: l’incapacità dell’organismo di assorbire correttamente gli zuccheri, comporta un abbassamento delle energie
Questi sono alcuni dei sintomi essenziali di questa patologia da non sottovalutare: nel caso si avverta uno di questi è caldamente consigliato ricorrere al consulto medico ed eseguire delle analisi del sangue per controllare i livelli di Glicemia.