La Risonanza Magnetica Parma spiegata dal Dott. Miselli

risonanza_magnetica_parmaIl Dott. Miselli, Specialista in Radiologia che esercita la sua professione presso il Poliambulatorio Dalla Rosa Prati di Parma, risponde alle nostre domande relative alla Risonanza Magnetica.

Cosa è la Risonanza Magnetica Parma e quali sono le controindicazioni?

 

“La Risonanza Magnetica Parma è una diagnostica per immagini assolutamente non dolorosa: l’unico possibile fastidio è qualche vibrazione dei muscoli ed i rumori che si sentono all’interno della bobina, per attenuare i quali noi forniamo delle cuffie che proteggono da questi rumori.

Le controindicazioni esistono solo per i pazienti che sono portatori di pacemaker cardiaco, di neurostimolatori, di protesi con circuiti elettrici oppure pompe con infusione di farmaci e naturalmente portatori di schegge o frammenti metallici perché chiaramente essendo un campo magnetico questi metalli possono eventualmente muoversi.

Un’altra controindicazione è anche per le donne in stato di gravidanza nei primi tre mesi e naturalmente nei pazienti che soffrono di claustrofobia, questo per quanto riguarda però solo gli apparecchi chiusi perché esistono anche delle apparecchiature aperte.

Un’ultima controindicazione riguarda l’esame con mezzo di contrasto per pazienti con insufficienza renale: se hanno valori alti di creatinemia, allora è controindicato l’esame con mezzo di contrasto anche se, oggi, si utilizzano mezzi contrasto molto più innocui rispetti a quelli utilizzati per la tac e raramente danno controindicazioni.” 

 

Applicazione della Risonanza Magnetica Parma per le patologie tumorali.

“Le indicazione della risonanza magnetica sono molteplici e sono soprattutto per lo studio dei tessuti molli, articolari ed anche dello scheletro, quindi è indicata soprattutto per i tumori osteoarticolari; ci permette di vedere nei tre piani la loro dimensione, le infiltrazioni eventuali per gli organi vicini e definirne anche eventualmente i controlli a distanza perché se sono tumori benigni spesso nelle ossa vengono solo controllati e non vengono operati.

Poi può essere utilizzata anche per tutti i tumori dell’addome e della pelvi, in particolare per gli organi genitali femminili, quini le ovaia e l’utero, e anche, per quanto riguarda gli uomini, per la prostata. Soprattutto è l’esame principale per lo studio dei tumori cerebrali e spinali, perché la risonanza magnetica Parma è come tutti sanno particolarmente indicata per il sistema nervoso.  

A questo livello, per quanto riguarda l’encefalo, è estremamente sensibile per evidenziare anche piccolissimi tumori sia con l’introduzione di mezzo di contrasto ma a volte anche senza e ci permette di vedere anche se c’è una reazione edematosa dell’encefalo adiacente al tumore e naturalmente, come nel caso del tumore delle ossa fare controlli a distanza per vedere eventuali recidive in caso di interventi chirurgici per l’asportazione di questi tumori.”

 

Come si sono evolute le apparecchiature?

“Ultimamente sono stati fatti molti miglioramenti delle macchine di risonanza magnetica, sia per quanto riguarda la qualità sia per quanto riguarda il problema della claustrofobia perché appunto molti pazienti soffrono di claustrofobia in quanto il lettino è un tunnel abbastanza stretto quindi soprattutto per i pazienti particolarmente robusti o alti, quando il corpo viene introdotto in questa bobina esiste la possibilità di claustrofobia.

Quindi sono stati costruiti apparecchi cosiddetti ‘aperti’ che sono aperti su tutti i lati ed il paziente non si sente così chiuso.

Il problema è che queste risonanze aperte generalmente hanno una sensibilità e una capacità diagnostica inferiore, perché utilizzano dei Tesla minori: normalmente la risonanza chiusa utilizza 1,5 Tesla, che è l’unità di misura, mentre queste sono generalmente da 0,2 a 0,4 quindi vengono utilizzate soprattutto per articolazioni o il sistema nervoso, meno per quanto riguarda addome ed altri organi.

Queste macchine aperte sono molto meno costose, anche in termini di controlli e manutenzione, c’è da dire inoltre che sono stati fatti negli ultimi anni apparecchiature anche da 3 Tesla che sono naturalmente molto più diagnostiche e potenti però hanno un prezzo elevatissimo e quindi vengono usate soprattutto in ambito universitario per la ricerca sul sistema nervoso per valutare stimoli visivi o uditi per vedere come si comporta il cervello.”

Quale preparazione è opportuno seguire?

“Il paziente generalmente non deve seguire nessun tipo di preparazione, a meno che non debba essere sottoposto ad esame con mezzo di contrasto: in questi casi generalmente viene richiesto il digiuno 5/6 ore prima dell’esame.”