Come sarà mio figlio? Ce lo spiega la Genetica

Come-sarà-mio-figlio-genetica-dna-famigliaSi fa un gran discutere riguardo carattere, indole e predisposizione. C’è chi dice che siano caratteristiche ereditate e chi dice che siano tutte apprese.

Le cattive abitudini materiali come il bere, il fumare e mangiare in maniera sregolata si trasmettono davvero dai genitori ai figli? L’essere felici, si eredita o si impara guardando papà? Ed è vero che l’80% dell’intelligenza di un bambino deriva dalla mamma?

 

Che si continui a discutere! E’, quanto meno, possibile ipotizzare (con un buon margine di riuscita) se il nascituro sarà biondo o castano.

 

L’EREDITARIETA’

 

Sia nella cellula uovo che nello spermatozoo sono presenti i geni: tratti di DNA che contengono le informazioni fisiche di mamma, papà, dei loro rispettivi genitori, ecc… Mescolandosi, fanno sì che nel nascituro sia presente l’intero corredo genetico di lui in quanto essere umano.

 

Dobbiamo risalire al 1800 per basarci sui quadrati di Mendel e tentare di indovinare come sarà nostro figlio. Il colore dei capelli è un esempio che calza a pennello e che aiuta a comprendere i principi dell’ereditarietà

 

Semplifichiamo ai minimi termini raccontando solo il “principio della dominanza”. Il gene che esprime il colore dei capelli contiene due alleli: uno ereditato dalla madre (es: Bruno) ed uno ereditato dal padre (es: biondo). Uno dei due caratteri è dominante rispetto all’altro ed è indicato dalla lettera maiuscola!

 

Semplifichiamo uno schema utile:

 

Mamma con capelli Bruni (dominante)

B

B

Papà con capelli biondi recessivo

b

Bb

Bb

b

bB

bB

 

In questo caso, quasi certamente il bimbo avrà i capelli bruni come la mamma, ma… la questione è un po’ più complicata.

 

Poniamo che i genitori di papà fossero uno bruno e l’altra biondo è così anche i genitori della mamma

 

Semplifichiamo ed avremo:

 

Mamma con capelli Bruni (dominante)

Bruno nonna

biondo nonno

Papà con capelli biondi recessivo

Bruno nonno

BB

Bb

biondo nonna

bB

bb

Ecco che, qui, vanno a mescolarsi gli alleli di due generazioni dando:

3 possibilità su 4 che il neonato sia bruno (BBBb – bB) ed 1 possibilità su 4 che sia biondo (bb).

Per quanto riguarda la pigmentazione (occhi, capelli, pelle) normalmente i caratteri più scuri dominano sui più chiari ed i capelli lisci dominano sui ricci.

Facile, vero? Eh no..! Purtroppo le rimescolazioni genetiche possono essere diverse: provate a pensare cosa si trascina dietro il corredo genetico di vostro figlio dai bisnonni… Provate anche voi a costruirvi una tabella di Mendelev (o quadrato di Punnet che dir si voglia)!

E l’altezza? Scherziamoci su

i maschietti saranno: (altezza di papà – altezza della mamma):2 + 1 cm.

e le femminucce: (altezza di papà – altezza della mamma):2

entrambi con uno scarto di ben 7 cm. in più o in meno

(pare che il dubbio rimanga… conviene aspettare)

                                                                   

UTILITA’ MEDICA

Questo giochino divertente ha importanti riscontri in medicina soprattutto per quanto riguarda le malattie ereditarie. 

Usiamo, come esempio la Fenilchetonuria che è una malattia recessiva

 

Semplifichiamo quindi:

 

Mamma portatrice sana

F

f

Papà portatore sano

F

FF

Ff

f

fF

ff

 

Ecco che avremo: ¼ di bimbi sani (FF), 2/4 di bimbi portatori sani (Ff e fF) ed ¼ di bimbi malati (ff)

Il rene policistico è, invece, una malattia ereditaria dominante

 

Semplifichiamo e purtroppo:

 

Mamma malata

P

p

Papà sano

p

Pp

pp

p

pP

pp

Avremo il 50% di probabilità che il feto sia ammalato

 

LE MUTAZIONI

Sono quelle che hanno permesso l’evoluzione dell’uomo e quelle grazie alle quali le risposte striminzite che abbiamo fornito sopra saranno ancora meno attendibili: le sequenze degli alleli e dei i geni stessi può essere anche determinata dal caso che li ricombinerà a proprio piacimento.