Sicuramente, avrai sentito parlare di allergia al nichel, un metallo molto diffuso in natura e fortemente allergizzante. Che cos’è il nichel e come si diagnostica la sensibilità a questo metallo?
Che cos’è il nichel?
Quando parliamo di nichel facciamo riferimento ad un metallo fortemente diffuso in natura, presente nel sottosuolo, nell’acqua e nella biosfera. Proprio perché è presente nel terreno, il nichel si trova in numerosi alimenti, soprattutto di origine vegetale.
Si stima che l’assunzione media di Nichel, da parte dei cittadini italiani adulti, possa variare dai 200 ai 900 microgrammi al giorno, nuocendo al 10% della popolazione.
Nonostante troviamo il nichel anche all’interno del corpo umano (in alcuni enzimi), si tratta di uno tra i più potenti allergizzanti ed il fatto che sia frequentemente presente in oggetti di uso comune e molti alimenti, rende particolarmente diffusa la sua intolleranza o allergia.
I sintomi dell’allergia
L’allergia al nichel può presentarsi a qualsiasi età, generalmente dopo una prima o continua esposizione al metallo, ad oggetti o alimenti contenenti nichel.
L’allergia a questo metallo innocuo, è causata da un errore del sistema immunitario, che cerca di difendere l’organismo dalla presenza di nichel. La causa alla base dell’attivazione impropria del sistema immunitario non è ad oggi nota, ma l’allergia può essere attribuita in parte ad una predisposizione genetica.
Ma come si manifesta l’allergia al nichel? La reazione più evidente è una dermatite allergica da contatto; questa avviene solo quando un soggetto allergico tocca o si pone a contatto con oggetti che ne contengono elevate quantità (orecchini, collane, braccialetti, detergenti e cosmetici), mentre la manifestazione a livello alimentare è rapportata al 25% dei soggetti allergici.
Le mani sono le più colpite dalla dermatite nichel sistemica: uno sfogo cutaneo pruriginoso, che compare tra le 12 e le 48 ore dopo l’esposizione al nichel.
Oltre al prurito, è possibile avere episodi di arrossamento, disidratazione con lesioni e formazioni di vescicole.
La diagnosi
La diagnosi di allergia al nichel viene effettuata attraverso l’anamnesi del paziente (sintomi, storia clinica ecc.) ed attraverso la valutazione della dermatite, sia in termini visivi che di localizzazione sul corpo del paziente.
Il patch test, attraverso l’applicazione di specifici cerotti, è l’esame che permette di capire l’effettiva sensibilità al nichel. Oggi, a fianco del patch test si effettua anche il test genetico, per una diagnosi più specifica.
Fondamentale è evitare d’intraprendere diete “fai da te”, eliminando alimenti senza la supervisione medica, causando diagnosi errate e potenziali carenze alimentari.