Il trattamento del Carcinoma Prostatico: rivolgiti all’Urologo

Computer uomoVi abbiamo spiegato cos’è il Tumore alla Prostata, quali ne sono i Sintomi ed i Fattori di Rischio e come si giunge ad un Diagnosi di Carcinoma Prostatico; oggi vi vogliamo parlare di come è possibile trattare questa tipologia di tumore.

 

Come si cura il Tumore Prostatico? 

Una volta identificato lo stadio della malattia è necessario attuare la scelta per il trattamento, che viene eseguita sulla base di alcuni fattori:

  • Estensione della Malattia
  • Età del Paziente
  • Eventuali patologie correlate e concomitanti

 

Le possibilità terapeutiche possono essere di diverso, ovviamente dovute in particolare allo stato di avanzamento della patologia.

Vediamole insieme.

  1. Atteggiamento di Osservazione nel tempo: dalla Sorveglianza Attiva, che consiste in un controllo periodico del PSA e in ripetute biopsie, fino alla Vigile Attesa, cioè l’astensione da ogni forma terapeutica fino alla comparsa di sintomi specifici, nei casi di tumore localizzato e a basso rischio di progressione.
  1. Trattamento Chirurgico: l’intervento chirurgico, o Prostatectomia Radicale, costituisce il trattamento di elezione per il Tumore alla Prostata in fase locale, cioè quando ancora la malattia è confinata alla sola prostata e consiste nella totale asportazione della ghiandola. Successivamente all’intervento, il PSA dovrebbe non essere più dosabile, perciò la possibilità di una dosabilità, indica residui della malattia.
    Questo tipo di trattamento consente la guarigione di un elevato numero di pazienti.
    I rischi legati a questa terapia, che riguardano circa il 10% dei pazienti, sono l’Impotenza e l’Incontinenza.
  1. Trattamento Radiante, o Radioterapia: costituisce un’ottima alternativa alla rimozione chirurgica dell’intera ghiandola nei casi in cui ci siano condizioni che non rendono attuabile la chirurgia, ad esempio quando l’età del paziente sia troppo avanzata o ci siano patologie concomitanti.
    Attualmente ne esistono di due tipi: Interstiziale o Esterna.
    La Radioterapia Esterna, o Conformazionale, consente di colpire meglio il tumore preservando i tessuti sani.
    La Radioterapia Interstiziale, o Brachiterapia, consta nell’inserimento di semi radioattivi all’interno della ghiandola con lo scopo di ridurre effetti collaterali che seguono la radioterapia esterna.
  1. Trattamento Farmacologico: la terapia con farmaci che sopprimono la produzione di ormoni maschili o che ne impediscono l’azione sulla prostata viene utilizzata in particolar modo nei soggetti che non possono sottoporsi all’intervento chirurgico. Viene attuata attraverso l’utilizzo di farmaci quali Antiandrogeni e LHRH-Analoghi, che garantiscono un adeguato blocco della produzione di testosterone.
    Gli effetti collaterali di questo tipo di trattamento sono un calo della libido, vampate di calore ed impotenza. Si tratta di un tipo di trattamento che se nel primo periodo si rivela efficace, a lungo andare si verifica una progressiva resistenza che rende necessaria una terapia chemioterapica.

 

  1. Combinazione di più terapie: a volte può risultare efficace l’utilizzo di più terapia contemporaneamente, o in aggiunta di altre cure.

 

Come vi avevamo già detto, le probabilità di guarigione sono comunque sempre legate alla Diagnosi Precoce, che rende possibile un trattamento locale radicale: per diagnosticare precocemente questo tipo di tumore è necessario eseguire il monitoraggio del PSA ed una Visita Specialistica con l’Urologo con cadenza annuale a partire dai 50 anni di età, salvo in caso di familiarità con questo tipo di tumore che rende necessari i controlli a partire dai 40 anni.