Perché ho la Vescica Iperattiva?

Pipì.pngL’urina proveniente dai reni passa dagli ureteri fino alla a raccogliersi nella vescica; da qui, viene eliminata all’esterno attraverso l’uretra.

La vescica è un organo cavo lungo 5-7 cm. rivestito una mucosa con numerose pieghe che si estendono permettendo la dilatazione dell’organo stesso fino a consentirgli una capacità di riempimento di 500 ml.

Esternamente, è rivestita da tessuto muscolare che forma un anello (o sfintere) attorno al punto in cui prende l’origine l’uretra.

Questa porzione di tessuto (muscolo detrusore) ne permette lo svuotamento “a comando” attraverso un meccanismo nervoso riflesso (facilitato o inibito dalla volontà) attivato da recettori sensibili allo stiramento della parete (ad un volume di circa 300-400 mm. si percepisce la necessità di andare al bagno).

 

Cos’è la Sindrome da Vescica Iperattiva?

La sindrome della vescica iperattiva colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo (60% donne) ed è da imputarsi ad un’alterazione del muscolo detrusore: il controllo volontario della minzione (che comprende fattori muscolari, neurologici e psicologici) viene a mancare determinando la contrazione involontaria e frequente del muscolo stesso.

 

I sintomi sono comuni a molte patologie quindi la diagnosi non è sempre facile.

Tra questi segnaliamo:

  • urgenza di urinare in qualsiasi momento della giornata ed in maniera indipendente oppure
  • urgenza di urinare in qualsiasi momento della giornata ma dopo uno sforzo, un colpo di tosse o un evento emozionale;
  • perdita di qualche goccia di urina;
  • aumentata frequenza della minzione laddove la soglia della normalità è attestata sugli 8 episodi giornalieri;
  • nicturia (più di 2 risvegli a notte per recarsi al bagno);
  • distensione addominale;
  • bruciore durante la minzione;
  • dolore al basso ventre;
  • cistite.

 

Vescica Iperattiva Cause

Cause non patologiche.

  • Gravidanza e parto: provocano un indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico con conseguente minor forza contrattile.
  • Stress ed ansia: come già specificato, il controllo della minzione anche psicologico.
  • Età: con l’avanzare dell’età, si indeboliscono tutti i meccanismi di controllo muscoloscheletrici e neurologici.
  • Menopausa: a causa dell’assenza degli estrogeni.
  • Farmaci: ad esempio, diuretici.
  • Fumo
  • Dieta sbilanciata: consumo di alcool e caffeina.
  • Interventi chirurgici (ad esempio, ernia del disco): possono lesionare accidentalmente nervi spinali o determinare un’alterazione nella trasmissione nervosa del controllo.

 

Cause patologiche.

  • Anomalie vescicali: tumori, calcoli, ipertrofia prostatica che possono provocare un’alterazione della normale funzione urinaria.
  • Disturbi neurologici: sclerosi multipla, ictus, morbo di Parkinson.
  • Diabete o insufficienza renale: portano ad una maggiore produzione di urina.
  • Obesità: conseguente innalzamento della pressione sul basso ventre.

 

Come viene diagnosticata la Sindrome?

La corretta diagnosi parte dall’anamnesi del paziente: storia clinica del disturbo, ecc…

Prosegue con l’esame obiettivo dell’addome e dell’apparato urogenitale.

A questa prima indagine, possono affiancarsene altre quali: esami del sangue, esame delle urine, ecografia, test urodinamico (valuta se il riempimento e lo svuotamento della vescica si svolgono in maniera corretta) ed altre osservazioni atte ad escludere patologie importanti come tumori o alterazioni della contrattilità muscolare.

 

Terapia Medica e Consigli

Normalmente, le cure sono di tipo farmacologico; non fossero utili o sufficienti, si associano terapie medico-chirurgiche.

 

La guarigione e la prevenzione sono aiutate da:

  • Assunzione di magnesio: la sua carenza può provocare contrazioni e spasmi involontari,
  • Assunzione di semi di zucca: influiscono sulla tonicità muscolare,
  • Evitare il consumo di: caffè, alcol, spezie e cibi acidi come agrumi e pomodoro,
  • Consumo di alimenti ricchi di fibre come cereali integrali e verdure: evitano la stitichezza ed il conseguente “sforzo da evacuazione”,
  • Dopo avere finito di orinare, attendere qualche minuto seduti e riprovare,
  • Fare pipì prima e dopo i rapporti sessuali (specie per le donne in quanto la penetrazione sollecita meccanicamente anche la vescica),
  • Rinforzare il pavimento pelvico con esercizi che mimino il trattenere ed il rilasciare l’urina.

Nonostante sia un disturbo più che frequente, in tanti convivono con questo ostacolo alla propria vita di relazione per vergogna: parlarne con il medico ha cambiato in meglio l’esistenza di molte persone.