La Visita Neurochirurgica serve a valutare la presenza e l’entità di patologie del sistema nervoso centrale e periferico o disturbi a carico della colonna vertebrale, con lo scopo di individuare la cura migliore e l’eventuale ricorso ad un intervento chirurgico.
La visita nella previsione di un intervento, permette di pianificare i tempi e le modalità dell’intervento.
A cosa serve la Visita Neurochirurgica?
La visita neurochirurgica permette di acquisire informazioni e predisporre trattamenti specifici per il paziente candidato a interventi chirurgici che interessano: il sistema nervoso centrale e periferico oppure la colonna vertebrale.
Bisogna porre particolare attenzione a:
- compressione dei nervi spinali per ernie discali lombari e cervicali,
- stenosi congenite e acquisite del canale spinale,
- instabilità del rachide degenerativa o post traumatica,
- tumori vertebro midollari e sindromi malformative,
- sindromi da intrappolamento e tumori dei nervi periferici, neurinomi.
La stabilizzazione delle vertebre è uno degli interventi più frequenti che riguardano la neurochirurgia spinale.
La Visita di Neurochirurgia Parma è consigliabile anche in caso di una predisposizione all’intervento per la terapia dei tumori cerebrali primitivi e di quelli causati da metastasi, malformazioni congenite del sistema nervoso centrale, quali tra le altre la sindrome di Chiari, la siringomielia, le alterazioni del circolo liquorale (idrocefalo).
Come si esegue la Visita Neuochirurgica al Centro Hope?
Il paziente viene accolto dal team di esperti del Centro Hope, coordinato dal Neurochirurgo Parma (Dott. Michele Incerti), che raccoglie tutte le informazioni necessarie riguardanti la storia e lo stile di vita dell’assistito: alimentazione, vizio del fumo, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie in corso, interventi precedenti, interventi precedenti, casi in famiglia di patologie simili, assunzione di farmaci.
In seguito vengono prescritti tutti i test di laboratorio necessari per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici o quelli specifici di neurologia e neurofisiologia come: elettromiografia (EMG) e potenziali evocati.
Lo staff si occupa poi di acquisire tutti i dati e parametri clinici per decidere il profilo del paziente candidato all’intervento chirurgico, per pianificare la tipologia di intervento più idoneo alla patologia, alle condizioni e all’età del paziente, per effettuare una valutazione del rischio tromboembolico ed emorragico del paziente in modo da svolgere l’intervento in totale sicurezza.
Come ci si prepara?
Non ci sono norme di preparazione, al paziente viene consigliato di portare con sé eventuali esami eseguiti su richiesta del proprio medico curante e un memorandum in cui sono indicati i farmaci che sta assumendo.
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