Come ogni anno, novembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione della salute maschile e alla prevenzione del tumore alla prostata.
Movember: la cmpagna di sensibilizzazione con i baffi
Movember, da “Moustache“, in inglese, baffi, e “November“, è una campagna di sensibilizzazione globale, nata nel 2003, che invita a farsi crescere i baffi a scopo benefico, per raccogliere fondi e accrescere la consapevolezza della salute degli uomini.
Un momento di sensibilizzazione e confronto su un tema molto delicato, quello del tumore alla prostata. “Ci vogliono i baffi per combatterlo” è lo slogan della campagna Movember, per ricordare l’importanza di uno stile di vita corretto, ma soprattutto degli esami di screening, per arrivare a una diagnosi precoce delle patologie.
In questi ultimi anni, la pandemia ha rallentano notevolmente screening e diagnosi precoci, per il tumore della prostata. Quindi, è tempo di tornare alla normalità, farsi crescere i baffi, come invita a fare Movember, e ricominciare a sottoporsi con regolarità ai controlli periodici, che fanno la differenza.
Il tumore alla prostata
Il cancro alla prostata è uno dei tumori più frequenti negli uomini: colpisce circa 600mila uomini all’anno in Europa, 36mila in Italia.
Questo tipo di patologia nelle prime fasi è asintomatico. Per questo motivo lo screening urologico è fondamentale: permette di effettuare una diagnosi precoce, evitando così il rischio di scoprire la malattia ad uno stadio avanzato, quando ormai è difficile da trattare.
La prevenzione maschile parte dal check-up urologico
La visita urologica rappresenta il primo passo per poter identificare precocemente le patologie più frequenti del sesso maschile, tra cui il tumore della prostata, ma anche malattie più rare come il tumore del testicolo.
Il consiglio degli specialisti è quello di sottoporsi a una prima visita urologica a partire dai 40 anni. La prima valutazione è basata su un’accurata analisi dei possibili fattori di rischio, associati alle principali malattie che possono colpire il maschio adulto, e sull’attento esame clinico dei genitali esterni e della prostata. Inoltre, a questa visita viene associato un esame del sangue che permette di valutare il dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico), una sostanza prodotta dalla ghiandola prostatica e che serve a rendere fluido il liquido seminale. Un valore corretto di questa sostanza è il primo indice dello stato di benessere della prostata. In casi specifici, la visita potrà essere completata da eventuali ecografie dell’apparato urinario o dei testicoli.