Meningococco, il Batterio causa della Meningite.

meningiteIl meningococco è il batterio causa della meningite.
I batteri, al contrario dei virus, sono organismi a cellula complessa (provvista di diversi organuli cellulari) che possono vivere da soli o uniti in colonie. Si riproducono molto velocemente per divisione o attraverso la produzione di spore e si possono muovere utilizzando diversi sistemi. I cocchi sono batteri di forma sferica.

Ovunque, intorno a noi, sono presenti colonie batteriche.  Addirittura nel nostro corpo ne sono presenti di fondamentali per la sua sopravvivenza. Altri, invece, sono grandi produttori di tossine o disintegratori di sostanze a noi utili.

 

La Meningite

Le cause della meningite possono essere:

  • batteriche (il meningococco, per l’appunto) e di queste ci occuperemo oggi
  • virali (molto comune ma molto meno grave)
  • da funghi (piuttosto rara)

 

Si tratta di una infiammazione delle meningi (membrane che rivestono il Sistema Nervoso Centrale dal cranio fino a tutto il midollo spinale) che porta ad uno o più di questi sintomi:

  • Cefalea
  • Nausea e vomito
  • Eruzione cutanea
  • Fotofobia
  • Polmonite
  • Artrite
  • Otite
  • Stato mentale alterato
  • Convulsioni
  • Shock
  • Insufficienza multi-organo
  • Sepsi
  • Fino al 100% dei decessi se non curata
  • Dal 5% al 10% di decessi se viene diagnosticata in tempo utile

 

Il meningococco è presente in ben 12 sierotipi (o, semplicemente, tipi) ma solo cinque sono responsabili della maggior parte di meningiti nel mondo: il tipo A, il B, il C, l’Y ed il W135. Questa specifica diverrà molto importante quando parleremo di vaccinazioni.

 

La trasmissione dei cocchi avviene semplicemente attraverso l’emissione (parlando, starnutendo, condividendo bicchieri, ecc…) di goccioline nasali da parte di persone infette o, semplicemente, portatrici.

Come Difendersi 

La terapia nei casi conclamati è legata alla somministrazione, per via endovenosa, di antibiotici specifici ed in regime ospedaliero. Va detto che, al momento, la migliore difesa è la prevenzione attraverso il vaccino (Leggi quali Vaccini fare e quali non).

 

La profilassi vaccinale standard coinvolge solo il meningococco C ed è effettuata verso il 13°/15° mese di età. Il vaccino è costituito da un componente di membrana del batterio che, come tale, si presenta assolutamente innocuo.

 

Il vaccino per i meningococchi A-C-Y e W135 è consigliato a chi pensa di recarsi in regioni endemiche per questo tipo di malattia ma è preferibile la somministrazione dopo i 24 mesi.

 

In ultimo, il vaccino per il meningococco B. Nonostante l’Italia sia uno dei Paesi a minor tasso di incidenza di questa malattia, un paio di casi di cronaca recenti hanno portato alla domanda anche di questo antidoto. Al momento è disponibile a pagamento ma sarà presto integrato nella profilassi standard. Se convenga farlo o meno è una questione che rimandiamo al medico o al pediatra dopo attenta anamnesi.

 

La Meningite in Numeri

Non vogliamo, in questo blog, aderire a polemiche pro o anti vaccinali, ci limiteremo a confrontare Paesi che dispongono di vaccino antimeningococco con quelli sprovvisti:

  • Italia: 1000 casi di meningite l’anno dei quali 500 di origine batterica
  • Africa: 250mila casi l’anno

 

Qualcuno si domanderà da dove vengano questo 500 incidenti italiani a fronte di una prevenzione così marcata. Innanzitutto, non si conoscono i ceppi batterici legati a questi casi (potrebbero essere sierotipi per i quali non è prevista copertura vaccinale); inoltre il vaccino, lo si sa, non è efficace al 100% sul 100% della popolazione. Per questo è fondamentale “l’immunità di gregge” ossia che tutti gli abitanti di un Paese vengano vaccinati in modo che non esistano portatori sani che possano trasmettere il batterio a chi è rimasto scoperto dal vaccino stesso.

 

Ci si può solo augurare che, anche nei continenti più poveri, si possano diminuire i casi di morte legati a questa malattia che, ahinoi, colpisce soprattutto i più piccoli.