Il linfoma di Hodgkin (o sindrome di Hodgkin o linfogranuloma maligno) è una forma tumorale a carico del sistema linfatico, piuttosto rara (una neoplasia linfatica su sette).
Colpisce prevalentemente i maschi e le fasce più a rischio sono quelle tra i 20 e i 30 anni ed oltre i 60; purtroppo, pare che questa forma sia in rapido aumento, soprattutto nei bambini.
L’origine di questo tumore è la mutazione del DNA dei linfociti B, un tipo di globuli bianchi; ma le cause scatenanti di questa mutazione, ancora oggi, non sono note.
Sembrano esserci dei fattori di rischio, tra i quali fattori ambientali, la presenza di alcune patologie virali o alterazioni del sistema immunitario.
Le particolarità del linfoma di Hodgkin sono:
- la presenza di cellule anomale (chiamate Reed-Sternberg), che non si trovano nelle altre neoplasie linfatiche (tanto che queste vengono chiamate: tumori linfatici “non Hodgkin”)
- la partenza da un’unica sede linfonodale, per poi migrare ad altre attraverso i flussi linfatici e sanguigni o per contiguità.
Esistono delle forme extralinfonodali dell’Hodgkin con caratteristiche peculiari e che vanno ad interessare: polmoni, ossa, fegato, cute, cervello e visceri.
Quali sono i Sintomi del Linfoma di Hodgkin?
In genere, l’esordio è un gonfiore a livello dei linfonodi (ascellari, cervicali 60%, mediastinici 20% o inguinali), spesso accompagnato da:
- astenia;
- dolore in corrispondenza dei linfonodi interessati;
- febbre;
- forte prurito, persistente e diffuso;
- inappetenza;
- sudorazione eccessiva;
- tosse secca.
L’importanza del Prurito
Il prurito è un aspetto molto importante di questa patologia.
Ecco come riconoscere un “solletichio sospetto”: un prurito localizzato può essere imputato a punture di insetto, contatto con piante urticanti, pelle secca e può essere facilmente alleviato da pomate specifiche nel giro di un paio di settimane. Nel caso in cui, invece, il prurito non trovi giustificazione apparente e perduri nel tempo in maniera intensa e diffusa in tutto il corpo, è bene rivolgersi al medico di famiglia o al dermatologo per approfondire la situazione (Attenzione! Sono moltissime le malattie sistemiche con questo sintomo: non allarmarti immediatamente!).
È importante presentarsi alla visita con una lista nella quale indicare:
- da quanto tempo è presente il prurito
- se è costante o se insorge/peggiora, ad esempio, dopo i pasti, di notte, in ambienti caldi o freddi, a contatto con l’acqua, ecc…
- se compare mentre si indossano tessuti particolari (lana, fibre sintetiche, lattice) o colorati (rosso, blu o nero)
- se si viene in contatto (magari, per ragioni professionali) con nichel, cromo o mercurio
- quali farmaci si stanno assumendo (compresi integratori, farmaci da banco, fitoterapici)
- quali prodotti per l’igiene (del corpo e domestica) si utilizzano
- qualsiasi cambiamento di ogni tipo (quello che per te è banale, per il medico potrebbe essere fondamentale)
Il linfoma di Hodgkin, Diagnosi e Cura
Qualora i sintomi sopra citati non si presentino, la diagnosi diviene molto difficile e complicata e la lesione continuerà a progredire fino ad invadere altri distretti linfatici rispetto a quello di origine.
L’esame che permette di riconoscere questa lesione è la biopsia, un prelievo di tessuto che viene, poi, analizzato al microscopio.
Una volta confermata la diagnosi, il trattamento dipenderà da alcuni fattori:
- tipo di linfoma di Hodgkin;
- stadio della malattia;
- età del paziente e stato di salute generale;
- collocazione del tumore;
- sintomi.
Si può essere sottoposti a radioterapia, chemioterapia o una combinazione di entrambe.
Nel caso in cui il linfoma si ripresenti dopo la terapia (recidivante), sarà necessario ricorrere ad una chemioterapia o radioterapia più aggressiva e ad un trapianto di cellule staminali.
La possibilità di guarigione, ad oggi, è elevata, specie in giovane età.