Il Blocco Cervicale è Influenzato dal Tempo?

Cervicale2.pngLa cervicale è la parte del rachide più vicina alla testa e con le vertebre più delicate. Qui si accumula la maggior parte della tensione muscolare ed emotiva.

 

La cervicalgia sta diventando un male sempre più comune: coinvolge, almeno una volta nella vita, circa il 50% della popolazione con dolori irradianti ai muscoli delle spalle e, talora, fino alle braccia.

 

I fattori che concorrono a questa patologia possono essere moltissimi:

  • mantenere una postura e svolgere dei movimenti non corretti nei diversi ambiti della giornata: al computer, in auto mentre si legge, ecc…;
  • tenere una postura cristallizzata e svolgere movimenti troppo ripetitivi;
  • la sedentarietà, che può provocare dolori alla testa da cervicalgia anche perenni;
  • avere problematiche oculomotorie a causa delle quali si esercita una tensione costante nella zona in modo da riuscire a leggere più facilmente;
  • una respirazione prevalentemente toracica invece che addominale può causare un blocco o una contrattura del muscolo diaframmatico che si ripercuote anche sulla colonna vertebrale;
  • la fretta e lo stress provocano contratture muscolari di origine nervosa;
  • le emozioni represse, invece, portano ad una contrazione perenne delle articolazioni temporo-mandibolari che si ripercuote in una tensione cervico-muscolare,
  • anche affrontare prestazioni fisiche senza un opportuno riscaldamento può causare una contrattura muscolare;
  • in ultimo, traumi ai muscoli, alle ossa, ai legamenti o ai nervi.

 

In che modo Il Tempo Influenza la Cervicalgia? 

Se la colonna cervicale non è efficiente al 100% in quanto il soggetto presenta una o più condizioni di cui sopra, il “colpo d’aria” può diventare un fattore scatenante importantissimo. 

Gli attacchi di cervicalgia sono più frequenti nel periodo estivo. Nonostante il Sole sia una benedizione per ossa ed articolazioni, sono, invece, una vera e propria iattura:

  • i capelli bagnati,
  • gli sbalzi di temperatura tra l’esterno e locali con aria condizionata,
  • i finestrini aperti in auto, ecc…

 

Quando la temperatura diminuisce, i muscoli aumentano la loro attività allo scopo di mantenere una temperatura corporea più o meno costante verso i 37 gradi centigradi. Infatti, più i muscoli si contraggono e più consumano energia producendo calore. Nel caso in cui l’abbassamento di temperatura sia improvviso e repentino, questa contrazione diventa velocemente ripetuta in modo incontrollabile: il “brivido. Questo tipo di reazione è comune a tutti i muscoli che ci compongono i quali, se già “sofferenti” si bloccano.

 

Cosa fare Contro i “Colpi D’Aria”?

Innanzitutto, prevenirli utilizzando posture corrette e facendo allenamento.

Una volta avvenuto il fatto, bagni o impacchi caldi e massaggi aiuteranno a decontrarre la parte. È bene sottolineare che il riposo la dovrà fare da protagonista ma non l’immobilità: questa è destinata a peggiorare la situazione.

Laddove la situazione dovesse persistere oltre la settimana, ha sempre senso rivolgersi al proprio medico curante per valutare una terapia farmacologica o al fisioterapista per una terapia di recupero ma, anche, per un corso di ginnastica posturale che prevenga ulteriori manifestazioni dolorose.