Ecocolordoppler dei Vasi Epiaortici

EcocolordopplerL’ecocolordoppler dei vasi epiaortici (anche detto dei Tronchi Sovra Aortici, TSA) è una metodica diagnostica non invasiva, che permette la visualizzazione ecografica dei principali vasi sanguigni del collo e lo studio del flusso ematico al loro interno.

La circolazione sanguigna avviene in tre tipologie di vasi:

  • Le arterie. Trasportano il sangue ossigenato dal cuore agli organi ed ai tessuti.
  • I capillari. Piccoli collegamenti tra arterie e vene che trasportano l’ossigeno ed i nutrienti all’interno delle cellule ed i componenti di scarto fuori dalle cellule stesse al flusso sanguigno.
  • Le vene. Trasportano il sangue privo (o quasi) di ossigeno al cuore.

 

L’aorta è l’arteria più grande del corpo umano. Emerge dalla parte sinistra del cuore e porta ossigeno ad una grande quantità di organi collocati sia nella cavità toracica che in quella addominale. I vasi epiaortici (o tronchi sovraortici) derivano dalla parte “superiore” dell’aorta e trasportano il sangue a braccia e cervello.

 

Un ramo epiaortico importantissimo è quello costituito dalle carotidi che decorrono lateralmente al collo e che conducono il flusso al cervello. Scoprire eventuali modifiche legate all’aspetto, al restringimento (stenosi) o al decorso di questi canali è importantissimo soprattutto perché si tratta di alterazioni subdole che non presentano nessun sintomo.

A causa della loro specifica anatomia, il sangue non li percorre in maniera costante come accade nel resto del corpo ma forma dei veri e propri vortici tendendo a depositare maggior materiale rispetto a quello che deposita nelle altre arterie. Per questo motivo, necessitano di essere monitorati.

 

L’ Ecocolordoppler (TSA)

L’ecocolordoppler è un esame non invasivo che permette di studiare forma, integrità, decorso e dimensione dei vasi che portano ossigeno al cervello.

Si tratta di una semplice ecografia nella zona del collo che fornisce delle immagini a colori relative al flusso sanguigno.

E’ di fondamentale importanza per i pazienti che hanno subito un ictus o un attacco ischemico transitorio e per la diagnosi di aneurisma o placche. Inoltre, viene utilizzato per monitorare pazienti presentino rischi a carico del il sistema cardiovascolare (fumo, colesterolo alto, obesità, diabete, ipertensione arteriosa, ecc…).

 

La lesione ateriosclerotica più comune riscontrabile con questo tipo di esame è l’accumulo di colesterolo (deposito di grasso) che può presentarsi sotto forma di placca più o meno grossa. Questa andrà a restringere il vaso facendo sì che il volume del sangue trasportato al cervello diminuisca. La conclamazione più grave di questa situazione è l’embolia cerebrale, ischemia o ictus.

 

Quando eseguire un Ecodoppler per i Vasi Epiaortici?

In un paziente asintomatico, l’esame dovrebbe essere eseguito a titolo preventivo intorno ai 55-60 anni d’età. Rilevare una patologia asintomatica in questo distretto può salvare la vita. Se sono presenti altre patologie come la malattia diabetica , in caso di pazienti forti fumatori, ipertesi, che conducono vita sedentaria, con aumento del colesterolo riscontrato da almeno un anno, si potrebbe anticipare il primo controllo almeno al compimento dei 50 anni d’età.

 

 

La Stenosi Aortica: Conseguenze ed Intervento

La stenosi carotidea può rimanere asintomatica pur riducendo anche del 70% il volume dell’arteria. Se diagnosticata, le procedure di azione sono sostanzialmente, due:

  • L’angioplastica: viene eseguita da un radiologo interventista ed in anestesia parziale. Attraverso una iniezione, viene introdotto nel vaso un catetere a palloncino che sarà gonfiato in corrispondenza del restringimento riportando il vaso a dimensioni normali. I risultati di questo intervento possono, talvolta, non essere durevoli.
  • L’intervento chirurgico: viene eseguito da un chirurgo vascolare in anestesia e mira a rimuovere le cause del restringimento

Come sempre, grande attenzione va posta alla prevenzione. Situazioni quali:

  • fumo,
  • colesterolo alto,
  • obesità,
  • diabete,
  • ipertensione arteriosa

vanno sempre comunicate al medico di base.

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