Dopo le Vacanze… Il rientro a Lavoro

Lavoro.pngA risentire del rientro forzato verso la routine cittadina è, soprattutto, lo spirito: vacanziero oramai da giorni, è costretto a ri-sintonizzarsi su compiti e doveri che credeva di avere dimenticato.
Avevamo gia scritto sullo Stress da rientro dalle vacanze (Leggi Qui), Oggi vogliamo darvi alcuni consigli su come reagire alle abitudini del rientro a lavoro, per prendere la giornata con più entusiasmo.

Se prima della partenza si ha avuto il tempo di stilare un “to-do”, tutto sarà più facile ma… in caso contrario… esiste qualche stratagemma per rendere il ritorno dalle ferie meno traumatico?

La vacanza è un momento di rottura con la vita di tutti i giorni: è una condizione di riposo e di “soggettiva libertà” da cui si trae giovamento proprio perché limitata nel tempo.

 

Nonostante il dispiacere per il rientro, è proprio in questo periodo che le energie psicofisiche sono al massimo permettendo (se la condizione mentale riesce a rimanere positiva) di affrontare con maggiore ottimismo le problematiche in attesa a casa o in ufficio.

 

I piaceri quotidiani

La difficoltà nell’aprire la porta di casa sarà proporzionale alla durata della vacanza ed all’intensità delle emozioni regalate da questa. E’ importante riflettere: quello che si va a ritrovare non è fatto solo di obblighi ma anche dei piccoli piaceri di tutti i giorni.

 

Si è chiusa la porta

La cosa più critica e più stressante, specie per chi ha bambini, è: svuotare le valigie, pulire casa, fare la spesa e metter su le lavatrici (che saranno da stirare, ovviamente…).

Il prossimo anno, si piò cercare di lasciare la casa il più in ordine possibile in modo che sia solo da arieggiare.

Un trucco: mentre si preparano i bagagli per il rientro, si possono già dividere i vestiti da non lavare, quelli chiari d quelli scuri, il materiale che andrà riposto in bagno, ecc… in modo da imbastire già il lavoro.

 

Il Jet-Lag

Per chi è stato all’estero diventa un ulteriore grattacapo.

Questa variazione del normale bioritmo è in grado di mettere K-O per giorni anche la più attiva delle persone. Bisogna assolutamente costringersi a rispettare l’orario di casa, magari con pasti leggeri e veloci ed una mezz’oretta di riposo. Il giorno seguente andrà già meglio.

 

Per chi ha passato le vacanze a casa

Anche chi non si è messo in viaggio ma ha passato le ferie a casa può sentirsi depresso e particolarmente nervoso. In questo caso, arrivano in aiuto i fine settimana in cui è possibile svolgere attività diverse rispetto al quotidiano interrompendo brevemente la routine.

 

Il rientro al lavoro

Se possibile, è meglio non terminare le ferie proprio il giorno prima del nuovo inizio dell’attività lavorativa: ci si troverebbe alla scrivania in uno stato catatonico dato dalla stanchezza del viaggio e dal rassettare casa e bagagli.

 

Per chi non ha avuto accesso alla casella di posta durante il viaggio, 1000mila e-mail (lavorative, di spam o di amici) sono lì che attendono.

Il consiglio è di riordinarle in base al mittente in modo da capire quali possano essere le più importanti.

 

Nulla è cambiato

Per qualche strano motivo le buone intenzioni fanno capolino: ci si aspetta di perseguire nuovi obiettivi, si è pieni di nuovi propositi… In realtà: tutto sembra rimasto fermo, immobile…

Fare almeno una cosa diversa dal solito può aiutare: parcheggiare un po’ più lontano per godersi una passeggiata, uscire di casa un quarto d’ora prima per fare colazione al bar, mettere una foto delle vacanze sulla scrivania, personalizzare il desktop del computer, ecc…

 

La colazione

Uno dei piccoli piaceri in ferie è la colazione: una mezz’oretta per destreggiarsi tra muffin, toast e cereali. Abitudine sana per mente e corpo assolutamente da conservare.

Mangiare un paio di biscotti “al volo” in macchina non è rilassante, anzi: non fa altro che fare rimpiangere il periodo appena trascorso.

 

Le scomodissime scarpe chiuse

Pantaloncini corti, vestitini, costume, sandali… e, adesso, si ritorna al calzino ed al tacco alto o alla tuta da lavoro.

Conservare nell’outfit un tocco estivo (come una collana fiorata o una cravatta dai colori sgargianti) e mettersi a proprio agio non appena a casa protrarrà nel tempo quella sensazione di libertà goduta per qualche settimana.

 

La macchina

A volte, si ha persino il dubbio di non sapere più guidare, poi: il caos, il traffico, la puzza oppure i mezzi pubblici imbottiti. Bhè… Quest è il bentornato!

Ascoltare la stessa musica di qualche giorno fa e ripensare al relax provato potrebbe essere terapeutico contro lo stress “da trasporto”.

 

La sveglia

Non è più possibile dormire finché gli usignoli destano con il loro cinguettio: il tormentone sveglia è in agguato. Tutto andrà meglio se, almeno un paio di giorni prima del ritorno, si ritroveranno anticipatamente gli orari abituali. Altro trucchetto? Cambiare la suoneria della sveglia molto spesso.