Dispnea Acuta e Cronica, Dispnea Notturna e da Sforzo. Cosa fare?

Dispnea.pngCon il termine dispnea (o “fame d’aria”) si intende una respirazione faticosa ed alterata per ritmo o frequenza.

 

Può essere uno dei sintomi di una patologia sovrastante oppure avere cause proprie.
Di seguito, qualche esempio.

  • Difficoltà alle vie respiratorie superiori: allergie, corpi estranei, stenosi (restringimento delle vie aeree), ecc…
  • Difficoltà alle vie respiratorie inferiori: asma, bronchite cronica, embolia polmonare,polmonite, tumori.
  • Difficoltà metaboliche: anemia,febbre, sepsi (infezione generalizzata), ecc…
  • Difficoltà neuromuscolari: miastenia gravis (debolezza muscolare che coinvolge tutto il corpo), miopatie (patologie a carico del sistema muscolare), neuropatie (patologie a carico del sistema nervoso), Sindrome di Guillain-Barrè (disordine del sistema nervoso periferico), ecc…
  • Difficoltà psicogene: ansia, astinenza da sostanze stupefacenti, attacchi di panico, depressione, ecc…
  • Difficoltà cardiache: aritmie, scompenso cardiaco, valvulopatie, ecc…
  • Difficoltà della parete toracica: fibrosi, iperlordosi lombare, scoliosi, ecc…

 

Quando la dispnea compare in maniera repentina (per così dire, “dal nulla”) si parla di dispnea acuta mentre, se costantemente presente (anche con diversa intensità) si parla di dispnea cronica.

 

Due tipi particolari di dispnea sono quella notturna e quella da sforzo

 

Dispnea Notturna

Anche questo tipo di alterazione respiratoria può avere eziologie differenti.

 

ARITMIE CARDIACHE

ASMA BRONCHIALE – Generalmente imputabile a forme allergiche (acari della polvere, animali, ecc…).

DISPNEA PAROSSISTICA NOTTURNA – o asma cardiaco. E’ a comparsa improvvisa e tende a presentarsi quando il soggetto permane per un certo periodo di tempo in posizione coricata. La causa è da ricercare in un’alterazione del ritmo contrattile del cuore che non va più a garantire la funzione di “pompa cardiaca”.

EPISODI DI ANSIA ACUTA o ATTACCHI DI PANICO – Dovute ad incubi terrificanti.

LARINGOSPASMO NOTTURNO – Contrazione dei muscoli della laringe.

MIXOMA ATRIALE – Tumore dell’atrio cardiaco che provoca affaticamento respiratorio al cambiare della posizione corporea.

RIGURGITO – In pazienti con malattia da reflusso gastro-esofageo.

SINDROME DELLE APNEE DEL SONNO e RUSSAMENTO – Temporaneo collasso delle vie aeree superiori e ciclici episodi di chiusura parziale dell’ipofaringe, con successivi sforzi inspiratori che risolvono la crisi.

 

Dispnea Da Sforzo 

Se non correlata a cause diverse (asma, broncospasmo, ecc), il “fiatone” è il tipo più comune di dispnea e, generalmente, si risolve da solo una volta terminata l’attività che lo provoca.

 

I muscoli, quando in attività, bruciano una quantità maggiore di energia rispetto ai muscoli a riposo. Tale energia deriva dalla combustione di zuccheri e grassi favorita dalla presenza di ossigeno. Per questa ragione, durante uno sforzo fisico, la ventilazione viene incrementata per garantirne un apporto adeguato alla muscolatura.

 

Se la distribuzione di ossigeno ai muscoli è poco efficace (soggetto non abituato agli sforzi, alla corsa, ecc..), si va in dispnea. Esistono tecniche particolari di respirazione da eseguire durante l’allenamento in palestra o durante un’attività fisicamente provante:

  • non forzare la respirazione,
  • respirare sia con il naso che con la bocca,
  • sincronizzare movimento e respirazione.

 

Come Respirare In Maniera Corretta?

 

Impariamo la respirazione diaframmatica: apporta maggior flusso di ossigeno alle cellule e contrasta l’ansia.

  • Sdraiati ed appoggia le mani sull’addome.
  • Inspira profondamente (meglio se dal naso) espandendo solo la pancia e non la cassa toracica (questo è particolarmente difficoltoso per gli uomini),
  • trattieni il respiro per un paio di secondi ed
  • espira lentamente attraverso la bocca.

Ripeti questo esercizio per 5-10 minuti al giorno e vedrai che la respirazione diaframmatica diverrà un’abitudine durante tutta la giornata.

 

Quando hai il fiatone, prova ad utilizzare, per almeno una decina di minuti, questo rimedio d’emergenza: ti auto-costringerai a rallentare la velocità del respiro.

  • Siediti su una sedia e rilassa le spalle.
  • Serra le labbra lasciando solo un piccolo spazio,
  • Inspira dal naso per un paio di secondi ed
  • espira attraverso le labbra socchiuse (questa fase dovrebbe durare almeno 4 secondi).

 

Quali Posizioni Migliorano La Respirazione?

Da seduti: procurarsi un appoggio per la testa.

In piedi: appoggiarsi ad una parete che supporti la schiena.

Da sdraiati: a pancia in su, sollevare sia testa che ginocchia utilizzando dei cuscini.

 

Aiuti “qua e là” 

Un piccolo ventilatore portatile puntato verso il volto riduce la sensazione di affanno in quanto produce la sensazione di respirare una quantità maggiore di aria.

Specie di notte (ma, anche, quando si fa sport), sono utilissimi i dilatatori nasali anatomici o i cerotti da applicare sul naso per dilatare le narici.

Cerca di fare attività fisica (passeggiata, bicicletta, ecc…) per almeno venti minuti al giorno: aiuterai l’attività respiratoria dell’organismo ed attutirai stress, ansia e depressione.

 

Pare che la caffeina (in piccole dosi) sia un blando broncodilatatore e che riduca l’affaticamento dei muscoli delle vie respiratorie.

Anche infusi di zenzero fresco possono essere d’aiuto contro le infezioni delle vie respiratorie.

 

Per quanto riguarda i “cibi sì” ed i “cibi no”, preferisci frutta e verdura di stagione ed evitate le carni rosse, i cibi grassi e l’alcol.

 

Il calore e l’umidità delle inalazioni di vapore, aiutano a liberare le cavità nasali e, a volte, a sciogliere il muco nei polmoni:

  • riempi una bacinella con acqua molto calda,
  • aggiungi alcune gocce di menta, eucalipto o olio 31,
  • avvolgi un asciugamano sulla testa e metti il viso sulla bacinella;
  • inspira profondamente i vapori.

 

Il Riposo ed il Risveglio

  • Specialmente se l’affanno è legato ad una gravidanza o al passare degli anni, il riposo è un vero e proprio tocca sana: dormi molto, meglio se presto la sera seguendo il Sole.
  • Dormi con la testa sollevata in modo da facilitare lo scorrere dell’aria.
  • Devi tinteggiare casa? Approfittane per utilizzare (almeno in camera da letto) i toni del verde e del blu che aiutano a distendere i nervi.

 

Anche la routine mattutina può aiutare in caso di dispnea:

  • cerca di organizzare il risveglio già la sera prima: apparecchia la tavola, prepara i vestiti, riempi la caffettiera, ecc…;
  • acquista una sveglia che possa riprodurre i suoni del mare o il cinguettio degli uccelli: molto meno traumatici del “driiiiiiiiiiiiiiiin”;
  • fai un po’ di allungamento (che rilassa la muscolatura), specie della colonna vertebrale: in avanti, indietro e di lato respirando di conseguenza al movimento;
  • mentre fai colazione o la doccia: non accendere né telefono né TV, non pensare a nulla, rimuovi il lavoro e rilassa anche la mente in questo momento tutto tuo.