Cos’è il taping? Non è un accessorio di bellezza ma di salute

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Avrai sicuramente già visto in televisione o ti sarà capitato di incontrare qualcuno con attaccato alla pelle dei cerotti colorati. Ricordiamo tutti la foto di Balotelli con questi cerotti ma cerchiamo di capire meglio a cosa servono.

 

Il loro nome è Taping Neuromuscolare (Taping deriva da Tape che possiamo tradurre come nastro) una tecnica prettamente correttiva ma anche meccanica per migliorare sia la circolazione sanguigna che quella linfatica della zona trattata, ecco cos’è il taping.

Questa tecnica ha origini giapponesi ed ha come padre il fisioterapista Kenso Kase, il quale si è  concentrato principalmente nell’agevolare i movimenti dovuti a gesti tecnici in fase di terapia

Il Taping si contrappone alla classica tecnica di bendaggio facilitando così il naturale processo di guarigione perché il bendaggio ha lo scopo di impedire certi movimenti e di bloccare uno o più muscoli, al contrario, il taping favorisce la meccanica del movimento. Inoltre il taping è in cotone e agevola la traspirazione naturale della pelle.

Una terapia con il Taping si basa su due effetti principali:

  1. Il primo consiste nella stimolazione dei recettori della pelle che produce una riduzione del dolore e favorisce la propriocezione.
     
  2. Il secondo effetto si manifesta quando il Tape elastico e la speciale tecnica applicativa provocano il sollevamento della pelle e dei tessuti creando più spazio tra quelli danneggiati. In questo modo il flusso linfatico riesce a scorrere più facilmente andando a migliorare la circolazione e riducendo l’irritazione dei recettori del dolore. Questo miglioramento della circolazione può essere veramente efficace nella stimolazione del processo di guarigione.

L’uso del taping di solito viene consigliato a chi pratica sport a livello professionale ma negli ultimi tempi, dati i risultati, viene richiesto da molte più persone proprio perché rispetto al bendaggio si dimostra meno invasivo. Chiunque quindi può essere sottoposto a questa tecnica a partire dagli adolescenti fino ad arrivare a persone molto più grandi. Questa decisione però rimane sempre una scelta che fa il fisioterapista dopo aver visitato il paziente valutando quindi la gravità della lesione.

Qual è il risultato finale?

Riassumendo il tutto possiamo dire che il taping viene usato in fisioterapia per il recupero da infortuni (taping terapeutico) ma può essere utilizzato anche per recuperare in breve tempo e per migliorare la biomeccanica di chi pratica sport (taping funzionale).

Questa nuova tecnica permette quindi di continuare l’attività sportiva senza per forza fare uno stop della stessa, è chiaro che anche in questo caso, sarà il fisioterapista a valutare le condizioni del paziente e quindi preferire il bendaggio all’uso del taping.

Se l’applicazione di questo adesivo in cotone non avviene in modo corretto non si andrà a provocare alcun danno alla muscolatura, semplicemente non si avrà nessun beneficio quindi se ci si accorge che l’elastico dopo essersi lavati o fatto degli sforzi fisici tende ad allentarsi meglio chiedere il parere di un esperto.

Da recenti studi su pazienti inoltre è emerso che per quelli affetti da colpo di frusta e sottoposti da subito ad un trattamento di kinesio taping i primi risultati sono stati percepiti già dopo sole 24 ore, rivelando quindi l’enorme potenzialità del taping durante un trattamento terapeutico.

Conosci già il taping o credi possa essere quello di cui hai bisogno?

I nostri fisioterapisti possono visitarti ed indicare quale trattamento fa al caso tuo con un occhio anche al risparmio.