Meno si è esperti nello sci e più è necessario prepararsi alla settimana bianca. Lo sciatore inesperto, infatti, tenderà a superare le situazioni in pendenza con una sciata “di forza” più che tecnica sforzando maggiormente le proprie articolazioni.
In realtà, questo vale anche per atleti di altre discipline in quanto lo sci (come lo snowboard) muove muscoli ed articolazioni che normalmente, durante l’anno, rimangono a riposo.
L’allenamento di questi è fondamentale per non trovarsi con distorsioni, contratture o infiammazioni che possano rovinare la vacanza.
Gli infortuni stagionali più frequenti sono, infatti: distorsioni e rottura di legamenti a carico di ginocchia e caviglie (nonostante lo scarpone).
Il Ginocchio
L’articolazione del ginocchio è formata da ossa e da una capsula legamentosa con formazioni tendine. Gli stabilizzatori di questa struttura sono i muscoli, in particolare il quadricipite femorale.
La rotazione del ginocchio permette di spostare il peso mantenendo la gamba dritta con gli sci al suolo assicurando all’intero corpo un giusto equilibrio tra mobilità, flessibilità e stabilità.
Il quadricipite è un muscolo molto potente ma che si affatica velocemente diminuendo, quindi, la capacità del ginocchio di flettersi durante la sciata.
Almeno qualche settimana prima della partenza è indicato fare esercizi di rafforzamento del quadricipite e del bicipite femorale (il muscolo posteriore della coscia): squat, affondi e leg curl sono tra i più indicati e si possono praticare sia a casa che in palestra.
Le Caviglie
La sensibilità delle caviglie permette di potere affrontare sia le piste ghiacciate che quelle con neve morbida “a cumuli”. Un allenamento propriocettivo (camminare su cuscini di diverse consistenze o effettuare massaggi e rotazioni) dedicato alla caviglia aiuterà moltissimo specie lo sciatore inesperto.
L’ Alimentazione
Diventa fondamentale per la corretta manutenzione muscolare.
Arrivati in vacanza e prima di scendere in pista è consigliata una colazione ricca di nutrienti che possano combattere il freddo e fornire la sufficiente energia per permettere al corpo di lavorare ma devono essere cibi leggeri e digeribili in modo da non impegnare il fisico che ha bisogno di veicolare l’energia a disposizione nei muscoli invece che nello stomaco.
Le abbuffate ai rifugi sono sconsigliate a meno che non si abbia intenzione di abbandonare le piste subito. Un panino ed una tavoletta di cioccolato sono un buon pranzo per gli sciatori incalliti.
Abbandoniamo anche l’abitudine del bombardino: l’alcool agisce sul sistema circolatorio impedendogli di regolare la corretta temperatura corporea.
L’ Abbigliamento
Obbligatoriamente “a cipolla”. In alta quota le temperature cambiano molto velocemente quindi: è necessario essere sufficientemente coperti per prevenire l’ipotermia muscolare ma anche potersi scoprire sotto il sole di mezzogiorno.
Specie se avete bambini, non dimenticate mai una sotto maglia di cotone in modo che il freddo non penetri fino alla pelle ed in modo che, in caso di eccessiva sudorazione, l’umidità non rimanga a contatto con il corpo con il rischio di un successivo raffreddamento improvviso al calar del sole.
E’ di fondamentale importanza avere un paio di occhiali o una maschera che permetta una corretta visione con il cielo limpido ed una a sfumature gialle o arancioni che aiutino in caso di nebbia: è una delle migliori prevenzioni agli infortuni.
La Pelle
La pelle è un organo fondamentale per la protezione del nostro organismo e risente molto delle sollecitazioni climatiche. Curiamola, quindi, con detergenti neutri e creme idratanti e nutrienti inoltre utilizziamo sempre la protezione solare con particolare attenzione alle zone delle labbra del contorno occhi.
A chi è sconsigliato lo Sci?
A chi soffre di patologie cardiovascolari o polmonari: l’ambiente è climaticamente sfavorevole sia per la circolazione che per la pressione.
E chi preferisce Camminare?
A chi, invece, preferisce fare lunghe camminate nei boschi o nella neve si consiglia (sempre in ordine di prevenzione degli infortuni) l’utilizzo di scarponi antiscivolo con imbottitura che tenga il piede al caldo ma che, contemporaneamente, gli permettano di traspirare.
Anche camminare sulla neve sollecita gruppi di articolazioni in maniera differente rispetto le passeggiate normali: un po’ di stretching alle caviglie prima di partire è sempre consigliato.
Attenzione, infine “all’ultima pista”: quella di fine giornata che si tende a prendere con leggerezza ma è la causa della maggior parte degli infortuni.
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