Colesterolo HDL e LDL: così li tieni sotto controllo

esame_del_sangue_depressione.jpgDopo i 60 anni è sempre meglio recarsi dal medico per un check up del proprio stato di salute.

In particolare, vanno monitorati i livelli di colesterolo HDL e LDL nel sangue, perché se superano certi livelli fanno scattare l’allarme: mantenerli entro i limiti è, infatti, importante per la salute di tutto l’organismo e, in particolare, del sistema cardiovascolare. E i farmaci aiutano a farlo. 

Un esame semplice che cambia (e salva) la vita

Facciamo un esempio: soggetto di 60 anni, due figli ormai grandi ed una moglie che cucina in modo divino. Fotografo per passione, vero fanatico dello sport nel tempo libero: la domenica appuntamento fisso al tennis club con l’amico di una vita, la corsetta al parco ogni volta che può; e poi la bicicletta quando non piove, la palestra il martedì, il trekking in estate, lo sci durante l’inverno.

Il vero sportivo insomma, il fisico scolpito nonostante gli anni, eppure..

Alla sua età, un check up generale è meglio farlo” gli dice un giorno il suo medico di base.

Impegnativa, prenotazione, prelievo. “Torni tra due giorni a ritirare gli esiti” sorride gentile l’infermiera.

Aprire quella busta è come fare una doccia fredda. A fianco della voce colesterolo totale c’è un numero che lì per lì non dice niente: 312. Evidenziato in rosso, così come il colesterolo LDL, al cui lato spicca il numero 187.

Porta il referto al medico, decidendo di non farsi venire l’angoscia. Poi, però, una volta a casa, accende il computer e digita “valori colesterolo” nel motore di ricerca…

 

Il giorno dopo si alza di buon’ora, il medico riceve dalle 8,00, è il primo. Dopo mezz’ora capisce che la sua vita è cambiata. Ora deve prendere un farmaco per tenere sotto controllo il Colesterolo. Deve continuare a fare sport, che è utilissimo, glielo dice anche il medico. Ma quella pillola la deve prendere ogni giorno, una volta al giorno e sempre alla stessa ora, preferibilmente alla sera.

Si tratta di una persona che ama programmare la sua vita, segna tutto sull’agenda dello smartphone; ma ama anche informarsi. E così scopre, navigando in internet, che c’è il colesterolo “buono” e c’è quello “cattivo“. Tutto dipende da dove viene e dove va, all’interno dell’organismo.

Il colesterolo buono, o Colesterolo HDL rende il nome dalla lipoproteina che lo trasporta dai tessuti periferici verso il fegato, dove viene demolito: deve avere una concentrazione uguale o superiore a 50 mg/dl. Il colesterolo cattivo, o Colesterolo LDL, viaggia, invece, verso i tessuti periferici, dove si può accumulare e dare i problemi che sappiamo.

Girando tra i diversi siti, scopre anche che il colesterolo totale non dovrebbe superare i 240mg/dl, ma i valori ottimali sono sotto i 200mg/dl.

Il medico gli prescrive terapia con le statine, di cui se ne trovano diverse in commercio in farmacia: la scelta di quale assumere, infatti, spetta al medico curante, sulla base di alcuni parametri.

Oltre ai livelli di colesterolo, vengono considerati anche altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari:

  • Presenza di familiari che hanno, o non hanno, avuto già problemi di questo tipo
  • Stile di vita sedentario
  • Concomitanza con ipertensione arteriosa
  • Diabete
  • Sovrappeso
  • Obesità
  • Dipendenza dal fumo di sigaretta

 

Una volta analizzate tutte queste variabili, il medico sceglierà la statina più appropriata: sono infatti questi i farmaci di prima scelta per ridurre il colesterolo.

Le statine agiscono interferendo con la produzione endogena (cioè che avviene con il nostro organismo) del colesterolo; in pratica bloccando un enzima del fegato chiamato HMG-CoA reduttasi, responsabile della sintesi del colesterolo.

4 regole prima di mettersi a tavola

  1. Condimenti Giusti:

chi ha problemi di colesterolo troppo alto deve, anzitutto, mettere al bando burro e strutto. Molto meglio l’olio extravergine di oliva, che non contiene nemmeno un microgrammo di colesterolo. Peraltro, una ricerca dimostra che tre cucchiai al giorno di olio abbassano il colesterolo LDL.

  1. Bistecca o Branzino?

La carne, va detto, è tra gli alimenti più ricchi di colesterolo. Per questo va consumata con moderazione, che sia bianca o rossa poco importa: la prima è meno grassa, ma il colesterolo c’è comunque. Il pesce da molti meno problemi: oltre a contenere poco colesterolo, è una fonte di acidi grassi omega 3 e 6 che servono a tenere sotto controllo soprattutto il colesterolo “cattivo”.

  1. Spaghetti & co.

Pasta, riso e cracker integrali posso essere consumati con tranquillità. Sono alla base della dieta mediterranea, e quindi tengono il colesterolo sotto i limiti di guardia. Solo bisogna evitare, o limitare, la pasta all’uovo.

  1. Formaggi:

note dolenti per gli amanti dei latticini, poiché contengono una quantità importante di colesterolo, quindi il loro consumo va limitato allo stretto necessario. Tenendo a mente che quelli stagionati ne hanno di più, pertanto sono da preferire quelli freschi.