Scarlattina: Sintomi, Contagio e Cura.

scarlattina_sintomiLa scarlattina è una patologia infettiva esantematica causata dal batterio Streptococco Beta-emolitico di gruppo A. È una malattia tipica dell’infanzia che ha un’origine batterica e non virale. Il fatto che vi siano diversi ceppi di questo streptococco fa sì che ci si possa ammalare più volte di scarlattina.
La fascia più colpita è quella dei bambini in età scolare (mentre è molto raro che si manifesti prima dei 6 mesi di vita).

Scarlattina sintomi:

Il periodo di incubazione della scarlattina è breve, può variare da uno a cinque giorni, trascorsi i quali, la malattia ha un esordio improvviso con tutti i suoi principali sintomi: febbre elevata (39-40°C), mal di testa, mal di gola, nausea e vomito.
Tra gli altri sintomi si possono presentare:

  • Brividi
  • Dolori addominali
  • Lingua biancastra punteggiata da diverse macchie di colore rosso (lingua a fragola bianca) che nei giorni successivi si desquama e assume un colore rosso scarlatto con papille molto evidenti (lingua a fragola rossa)
  • Tonsille ipertrofiche talvolta ricoperte dalla stessa patina biancastra che ricopre la lingua
  • Linfonodi sul collo gonfi e dolenti
  • Rush cutaneo entro 12-48 ore: puntini rossi, fittissimi, non troppo in rilievo, spesso confluenti in chiazze più grandi
  • Volto arrossato: dura da poche ore a 1-2 giorni, poi alla sua scomparsa la pelle tende a desquamarsi

Come avviene il contagio?

Come per ogni malattia infettiva, il contagio avviene tramite contatto diretto con un soggetto ammalato ma anche attraverso oggetti (ad esempio, giocattoli, libri, indumenti, posate, bicchieri), sui quali lo streptococco sopravvive a lungo.

Il periodo in cui si è più contagiosi  è durante la fase acuta dell’infezione (quando cioè si manifestano i sintomi), mentre prima di questa fase la trasmissione è possibile ma meno probabile. Il paziente non è invece più contagioso a 48 ore dall’inizio della terapia antibiotica.

Diagnosi:

E’ possibile diagnosticare la malattia solo con l’esecuzione del tampone faringeo.
A questo proposito è giusto aggiungere che il tampone va eseguito solamente in presenza dei sintomi della scarlattina e non ha senso eseguirlo in assenza di essi a scopo preventivo, soltanto perchè è in corso un’epidemia di scarlattina.
Molti bambini, infatti, possono essere portatori sani della malattia e non essere infetti, per cui la presenza dello streptococco non è di per se indicatrice di un’infezione di scarlattina in corso.

Come curare la Scarlattina?

Il medico, dopo essersi accertato della reale presenza di questa patologia, prescriverà al paziente un ciclo antibiotico di 7-10 giorni. L’antibiotico di prima scelta è rappresentato dalle penicilline per bocca o dai macrolidi (altro gruppo di antibiotici a largo spettro) nel caso il bambino sia allergico alle penicilline.

Cosa comporta la Scarlattina in Gravidanza?

La scarlattina in gravidanza non provoca malformazioni del feto. Vi è però il rischio di andare incontro ad un parto pretermine se l’infezione colpisce anche il tratto vaginale. In generale quindi è consigliabile evitare inutili esposizioni, ma non è necessario allarmarsi in caso di infezione o contatto con pazienti infetti.