La Mappatura Nei (dermatoscopia o epiluminescenza) consiste nell’osservazione, da parte del dermatologo, di tutti i nei presenti sul corpo del paziente. È una tecnica introdotta negli anni ’90, che consente di individuare circa il 20% di melanomi in più rispetto all’esame clinico.
La mappatura dev’essere svolta da uno specialista in dermatologia e venereologia.
È sempre bene eseguire, ogni tanto, un autocontrollo dei nevi presenti sulla nostra cute.
Per capire se un neo può essere potenzialmente pericoloso è utile ricordare le prime cinque lettere dell’alfabeto:
- A come Asimmetria: il neo ha una forma irregolare, non simmetrica
- B come Bordi: i bordi sono frastagliati e irregolari
- C come Colore: il neo ha un colore molto scuro o non uniforme
- D come Dimensioni: quando ha un diametro superiore a 6 mm o è aumentato di dimensioni nel tempo
- E come Evoluzione, Emorragia, Elevazione: il neo inizia a sanguinare o muta forma spontaneamente.
Se si dovessero riscontrare una o più variazioni di queste sopraelencate, è opportuno rivolgersi ad un dermatologo.
Come prepararsi alla mappatura nei
Ecco alcuni suggerimenti utili per svolgere l’esame della mappatura nei al meglio:
- Indossare abiti comodi in modo tale da svestirsi facilmente. È consigliabile un abbigliamento informale e confortevole
- Evitare il trucco al viso per consentire un’accurata ispezione di tutte le aree del volto
- Rimuovere lo smalto a mani e piedi, in quanto le lesioni pigmentate possono presentarsi anche sotto le unghie
- Non di tingersi i capelli nei giorni immediatamente precedenti la visita, perché a volte la tinta residua sul cuoio capelluto impedendo la visibilità di piccoli nevi
- Presentarsi con i capelli lunghi raccolti perché è più facile ispezionare il cuoio capelluto
- Evitare di indossare collane, braccialetti e orologi, o rimuoverli prima di sdraiarsi sul lettino, per permettere allo specialista di visionare completamente tutta la superficie corporea. Rimuovere anche eventuali piercing all’ombelico che potrebbero nascondere il nevo
- Rimuovere eventuali protesi audiometriche per osservare in dettaglio la conca auricolare
- Sfoltire la barba o i baffi se possibile
- Segnalare al medico la presenza di eventuali macchie in sede genitale in quanto il melanoma potrebbe presentarsi anche a livello delle mucose
- Rimandare l’appuntamento in caso di mestruazioni qualora fosse necessario ispezionare i genitali
- Non indossare lenti a contatto colorate cosicché si possa osservare più facilmente l’iride oltre alla congiuntiva, per documentare la presenza di lesioni pigmentate
- Evitare gomme da masticare o caramelle perché il dermatologo deve controllare anche il cavo orale; infatti, i nei possono localizzarsi sul palato, sulle guance interne oppure sulle gengive
- Evitare se possibile di prenotare l’appuntamento quando si è abbronzati, perché tutte le lesioni pigmentate in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti manifestano segni di foto-attivazione, che potrebbero ostacolare l’esame strumentale
- Sottoporre al controllo tutti i nei, le macchie pigmentate e non solo il neo che si pensa possa essere considerato pericoloso. La segnalazione è importante, ma è fondamentale un’ispezione sistematica per un’eventuale diagnosi precoce del melanoma
- Riferire al dermatologo se in famiglia si sono verificati casi di melanoma perché nel 10% è documentata la familiarità