In medicina, il formicolio viene chiamato “parestesia” e può colpire qualsiasi area del corpo, ma è più frequente a carico degli arti inferiori e, talvolta, di quelli superiori.
Stati di intorpidimento o di insensibilità, che regrediscono spontaneamente dopo alcuni minuti, non devono destare preoccupazione: possono essere semplicemente causati da una compressione di un nervo o da un blocco della circolazione.
Queste situazioni sono sovente causate:
- dall’immobilità dell’arto per un lungo periodo,
- da una scorretta posizione assunta durante il sonno,
- dall’essere rimasti seduti a gambe incrociate,
- dall’avere appoggiato la testa sopra il braccio per lungo periodo.
Quando, invece, il formicolio si presenta più volte nell’arco di una giornata o si protrae per oltre 5-10 minuti e viene descritto, oltre che fastidioso, anche doloroso, bruciante, pulsante o pungente, questo può mascherare una patologia di fondo.
Di seguito, un elenco in ordine alfabetico di alcune di queste patologie la di cui diagnosi e cura è dipendente dalla patologia stessa.
ATEROSCLEROSI: formazione di un deposito (o placca aterosclerotica) in un’arteria, che ne restringe il lume compromettendo la quantità e la qualità della circolazione sanguigna; i formicolii a gambe e braccia ne sono un primo risultato.
EMBOLIA ARTERIOSA: ostruzione di arterie, causata da coaguli di sangue o bolle d’aria, di cui l’intorpidimento ed il formicolio di braccia o gambe possono essere la prima avvisaglia di una embolia arteriosa.
ERNIA DISCALE: in questo caso, gli intorpidimenti ed i formicolii a livello degli arti inferiori evolvono spesso in forme dolorose che possono propagarsi a livello di cosce, glutei, ginocchia e piedi.
ICTUS: è la conseguenza di un insufficiente apporto di sangue ad un’area cerebrale ed uno dei sintomi anticipatori può essere proprio il formicolio a gambe e braccia.
RADIOTERAPIA E CHEMIOTERAPIA: i pazienti oncologici lamentano spesso formicolii più o meno intensi in differenti parti del corpo.
SCLEROSI MULTIPLA: alcuni pazienti riferiscono sintomi simili a parestesia in tutto il corpo.
SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO: chi ne è affetto lamenta costanti formicolii serali che si placano solo con il movimento, negando un sonno ristoratore. Forme più gravi possono estendersi anche agli arti superiori.
SPONDILOSI CERVICALE: è una malattia degenerativa che interessa rachide, tessuti intervertebrali contigui e corpi vertebrali. I formicolii alle gambe sono sintomi piuttosto comuni.
TRAUMI AL COLLO
Più Specificatamente, per quanto Riguarda le Mani
Se il formicolio è alle mani ed è concentrato prevalentemente nel mignolo e nell’anulare, probabilmente la compressione è a carico del nervo ulnare (a livello di gomito o spalla) o, più raramente, delle articolazioni del polso.
Solitamente, la terapia è di tipo fisioterapico ed antinfiammatorio ma, nei casi più gravi, potrebbe essere necessario alleviare la pressione sul nervo ulnare per via chirurgica.
Se, invece, il formicolio alle mani è a carico di pollice, indice e medio, la situazione può essere causata dall’infiammazione del nervo mediano o dalla sindrome del tunnel carpale.
Quando il formicolio alle mani riguarda tutte le dita, le motivazioni sono svariate:
- Cervicobrachialgia (disturbo provocato da un’ernia discale cervicale, a causa della quale il materiale che fuoriesce dal disco preme sul nervo cervicale)
- alcolismo
- avvelenamento da metalli pesanti
- ipotiroidismo
- carenza di vitamina B12, ecc.
Formicolio Mani e Braccia: Diagnosi Differenziale
Gli accertamenti proposti, per potere comprendere la causa del formicolio ricorrente e di lunga durata di mani e braccia sono, a seconda del dubbio clinico:
- l’esame del sangue (compreso di screening tossicologico e test della funzionalità tiroidea),
- l’angiogramma (rappresentazione dei vasi sanguigni e linfatici),
- la risonanza magnetica a testa e colonna vertebrale,
- la tomografia computerizzata del capo,
- la TAC della colonna vertebrale,
- l’ecografia dei vasi del collo,
- la radiografia delle braccia,
- la puntura lombare (per accertare o smentire eventuali anomalie del sistema nervoso centrale),
- l’elettromiografia
- il test di conduzione nervosa (per valutare la capacità di risposta dei muscoli alla stimolazione nervosa).