La claustrofobia è la paura di trovarsi in luoghi chiusi e ristretti in cui la persona si sente accerchiata e priva di libertà; tale sensazione può facilmente sfociare in un attacco di panico.
Quali sono i timori?
La claustrofobia è una delle fobie più diffuse; i timori più frequentemente correlati sono:
- che il soffitto e/o il pavimento si chiudano schiacciando il soggetto,
- che il rifornimento d’aria si esaurisca portando alla morte per soffocamento e/o
- che le luci vengano a mancare provocando lo svenimento dal terrore.
- ascensori,
- cinema (dove non è possibile muoversi liberamente senza disturbare),
- apparecchi per risonanza magnetica
- metropolitana (luogo umido con ventate improvvise)
diventano, dunque, alcuni dei luoghi proibiti e la persona si sente costretta ad addurre qualsiasi tipo di giustificazione pur di non dovere accedere a tali locali.
Spesso, questa fobia viene confusa con l’agorafobia.
Facciamo chiarezza:
- il claustrofobico soffre di una sensazione di costrizione, mentre
- l’agorafobico soffre al non trovare una via di fuga o un punto di sicurezza alle sue paure.
La cura delle fobie in genere passa attraverso un percorso di terapia cognitivo comportamentale di durata limitata con l’esposizione progressiva del soggetto alle proprie paure.
I consigli di Medicalbox
Se vuoi guarire davvero, il lavoro più importante lo devi fare tu:
- riconosci di avere un problema che nulla c’entra con la pazzia,
- sei in compagnia di milioni di persone, non vergognarti,
- parlane con il tuo medico di base,
- prova anche tre o quattro specialisti fino ad incontrarne uno che ti dia fiducia,
- segui la terapia senza mai mollare,
- regalati la possibilità di essere felice