Visita Cardiologica Bologna, cosa devi sapere

Visita_Cardio.pngIn una corretta prassi medica, quando il paziente presenta un problema di interesse cardiologico, la prima cosa che dovrebbe fare è quella di sottoporsi a una visita cardiologica con elettrocardiogramma. Sarà poi il cardiologo, in base ai riscontri effettuati nella visita stessa, a richiedere o eseguire nella stessa visita gli esami strumentali che ritiene più adeguati alle condizioni del paziente.

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La Visita Cardiologica in 6 punti:

La Visita  è un controllo specialistico eseguito dal cardiologo composto da una valutazione obiettiva e esami diagnostici.

  1. Anamnesi
    Raccolta di tutte le informazioni riguardanti il paziente e la sua famiglia che possono essere utili dal punto di vista cardiologico-cardiovascolare. L’Anamnesi deve essere il più approfondita possibile, in quanto, se ben condotta, permette spesso, già di per se stessa, di farsi un’idea abbastanza precisa del tipo di patologia (o non patologia) con cui ha a che fare e rappresenta dunque un primo passo per una corretta diagnosi.
  2. Esame obiettivo
    E’ l’analisi di tutte le caratteristiche fisiche e semeiotiche del paziente, riguardanti l’apparato cardiovascolare. Tramite ispezione ed osservazione, percussione, palpazione e ascoltazione tramite stetoscopio, eventualmente combinate con manovre particolari utili per la diagnosi, si ricostruisce un quadro fisico-obiettivo cardiovascolare del paziente. Questo aggiunge un importante tassello all’Anamnesi per proseguire nella strada del completamento della Visita Cardiologica.
  3. Elettrocardiogramma (ECG)
    L’ECG consiste nel tracciato che registra le correnti d’azione del cuore e rileva eventuali lesioni, alterazioni del ritmo. Consiste nella registrazione esterna dei potenziali elettrici del cuore, ne registra dunque l’attività elettrica e la riproduce graficamente. Il principio su cui si basa la misurazione dell’attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l’insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale, che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi. Questa consente di integrare le informazioni ottenute dalle precedenti parti della Visita con altre informazioni di tipo elettrico, che possono essere anche risolutive.
  4. Analisi di altri eventuali esami strumentali e/o laboratoristici eseguiti dal paziente
    Queste analisi sono utili a confermare o a smentire le ipotesi diagnostiche fatte dal medico curante, comunque molto utili per ricostruire il quadro clinico del paziente.
  5. Conclusioni Mediche
    Dopo aver raccolto tutte le informazioni si traggono delle conclusioni diagnostiche a volte per concludere l’iter del paziente potrebbe essere sufficiente la sola Visita, altre volte richiedono la programmazione di Esami Strumentali (che possono essere Ecocardiogramma, EcoColorDoppler Vascolare, test da sforzo, ECG dinamico Holter, Risonanza Magnetica Nucleare, TAC, Scintigrafia Miocardica o Polmonare e così via, isolati o variamente combinati a seconda dei casi) per risolvere dubbi diagnostici ed arrivare ad una diagnosi il più possibile completa ed adeguata.
  6. Terapia
    Solo dopo essere arrivati ad una definizione diagnostica del caso si può, in base a tutti gli elementi derivanti dai 5 punti precedenti, prescrivere o meno una terapia adeguata.

 

Gli Esami Cardiologici

Uno strumento molto utile al cardiologo sono le analisi passate del paziente, molti sono gli esami che possono essere richiesti dal Medico:

  • Ecodoppler cardiaco
  • Ecodoppler carotideo
  • Test da sforzo
  • Elettrocardiogramma dinamico (24h)

Una gamma di altre analisi e test viene adoperata per la valutazione del dolore toracico ed altri sintomi. In particolare:

  • Pressione arteriosa.
  • Esame Fisico (molto importante ai fini della valutazione di un eventuale sovrappeso).
  • Ecocardiogramma, ossia immagini del cuore ottenute tramite gli ultrasuoni.

 

Sulla base di tali test, possono risultare necessarie indagini ulteriori, tra cui:

  • Prova da sforzo
  • Radiografia del torace.
  • TAC (Tomografia Assiale Computerizzata).
  • Monitoraggio ECG continuo (chiamato anche esame Holter), test che valuta il ritmo cardiaco in un determinato intervallo temporale durante il quale il paziente indossa un sistema di monitoraggio.
  • RM (Risonanza Magnetica).
  • PET (Tomografia a emissione positronica).
  • Immagini con radionuclidi.
  • Cateterismo cardiaco, una procedura che richiede l’inserimento di un tubo sottile e flessibile (catetere) in un’arteria della gamba; il catetere viene spinto fino alle arterie coronarie per valutarne flusso e stato, nonché la pressione nel cuore.
  • Angiografia coronarica, ossia immagini radiografiche delle arterie eseguite con una sostanza radiopaca per facilitare la diagnosi di cardiopatia coronarica; questa procedura viene eseguita durante un cateterismo cardiaco.
  • Tilt test, un esame tipicamente prescritto per la valutazione delle sincopi.

Quando è consigliabile fare una Visita Cardiologica Bologna?

La salute è il bene più prezioso che ognuno di noi ha, ecco perché si dovrebbe essere disposti a fare qualsiasi cosa per preservarla o recuperarla. Spesso, però, si dimentica che il nostro organismo è veramente come una macchina. Come per le nostre auto, anche per il nostro corpo c’è bisogno di un “tagliando” periodico per verificare che tutto vada bene ed eventualmente per dare un aggiustamento a ciò che non va come dovrebbe. Eppure molti, ancora oggi, sono convinti che le analisi di laboratorio e gli esami strumentali si debbano effettuare soltanto in caso di malore o di sintomi evidenti.

La prevenzione, invece, è e rimane sempre l‘arma più efficace per combattere o evitare malattie e disturbi che potrebbero peggiorare la nostra salute. Provocando, in casi gravi, il danneggiamento degli organi anche senza segni visibili.

Per quanto riguarda il cuore, per i pazienti che non sono sogetti a patologie cardiovascolari o a fattori di rischio, la prima visita può essere effettuata a partire dai 40 anni e poi ogni due anni circa.

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