Per salvaguardare la salute della nostra tiroide è consigliabile seguire una dieta ricca di iodio ed eseguire periodicamente una visita di controllo presso l’endocrinologo.
Un adeguato apporto di iodio con la dieta alimentare è in grado di impedire la formazione del gozzo o di noduli. In questo modo si riduce anche il rischio di tumori tiroidei.
Il controllo della tiroide è di fondamentale importanza perché, in molti casi, ci può essere un difetto o un malfunzionamento della ghiandola endocrina che dà sintomi lievi, difficili da imputare ad un disturbo legato alla tiroide. Sono le cosiddette forme “sub cliniche” di ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Tiroide ingrossata: quali sono le cause?
La tiroide in alcuni casi può aumentare fisiologicamente le sue dimensioni, questo si verifica durante la gravidanza o nel corso del ciclo mestruale.
In altri casi invece può essere il sintomo di alcune patologie come:
- Carenza di iodio
- Morbo di Graves
- Tiroidite di Hashimoto
- Noduli tiroidei
- Tumore della tiroide
Dieta Consigliata:
Come accennato prima, una carenza di iodio rappresenta una delle cause della formazione del gozzo, della tiroide ingrossata e di altri deficit intellettivi.
Di seguito elenchiamo una serie di alimenti ricchi di iodio su cui basare la propria dieta, se si soffre di tiroide ingrossata:
- Mirtilli rossi
- Yogurt: famoso per il suo alto contenuto di calcio, è un alimento fresco è sorprendentemente ricco di iodio
- Fagioli sono un alimento che, in generale è altamente nutriente ma anche ricco di iodio
- Alghe: questo alimento è un concentrato di iodio. Una porzione da 50 grammi di alcuni tipi specifici (ad esempio bladderwrack essiccata) contiene oltre il 100% del fabbisogno giornaliero
- Pesce, crostacei e molluschi sono gli alimenti naturali che hanno un maggiore contenuto di iodio
- Formaggi stagionati
- Latte
- Uova
- Cereali come pasta, pane, pizza
- Carne bovina, suina e pollame
- Frutta e verdura (ortaggi a foglia, pomodoro, frutta fresca
Attenzione alle diete “di esclusione”!
Una delle cause di carenza di iodio può essere dovuta anche all’adozione di diete “di esclusione”.
Gli stili alimentari che escludono il pesce possono generare questo deficit.
Nel caso dei vegani il rischio aumenta ulteriormente dato che la loro dieta esclude qualsiasi cibo di derivazione animale.
Anche gli allergici, naturalmente vanno incontro agli stessi rischi, soprattutto perché le allergie più diffuse sono verso pesce, crostacei, uova, latticini e graminacee proprio gli alimenti in cui si trova lo iodio.
I Falsi Miti:
Il sale marino non contiene di per sé iodio, quello nero, quello rosa dell’Himalaya e quello delle Hawaii neanche. Bisogna assumere sale iodato, cioè sale cui viene aggiunto lo iodio, che è un minerale naturale.
Di quali cibi è meglio limitare il consumo?
La soia, gli spinaci, i cavoli, i ravanelli, le mandorle, i pinoli, le nocciole e le arachidi bloccano l’assunzione di iodio e limitano la capacità della tiroide di regolare il metabolismo.
Bisogna fare attenzione anche al tipo di cottura perché con la cottura si hanno delle “perdite” di iodio: il 58% con la bollitura, il 23% con la griglia ed il 20% con la frittura.