Chi soffre di mal schiena, tende a limitare qualsiasi tipo di attività pur di non soffrire: questa è la cosa meno corretta da fare. Un analgesico naturale per questo tipo di dolori è proprio il rafforzare ed il rendere maggiormente elastica la muscolatura attraverso una costante attività fisica.
In associazione a farmaci (se proprio necessario) e fisioterapia, lo sport è quasi sempre un’ottima soluzione in caso di dolori alla schiena costanti e perenni ma esistono discipline perfette ed altre da evitare in quanto, addirittura, dannose.
L’attività ideale dovrebbe:
- rilassare la muscolatura,
- potenziare la muscolatura di sostegno (muscoli vertebrali, para-vertebrali ed addominali),
- non “stressare” la colonna vertebrale,
- non essere violento,
- non esporre a colpi e movimenti bruschi.
Vediamo le discipline più comuni.
ACQUAGYM – Potenzia la muscolatura senza sottoporre la schiena a sforzi eccessivi in quanto l’acqua sostiene il corpo.
CAMMINATA – Utilizzando le scarpe adatte e percorrendo terreni pianeggianti non dissestati, rafforza la muscolatura. Una postura corretta è indispensabile per non gravare troppo sulla parte lombare.
PALESTRA – Solo se seguiti da un allenatore che spieghi quali esercii praticare e come farlo.
PILATES e TAI CHI – Rilassano tutti i muscoli, specie quelli della zona lombare.
SCHERMA – Ottima per chi ha problemi posturali ma controindicata in caso di: ernia del disco, infiammazione dei fasci nervosi o cervicale abituale.
YOGA – Distende la colonna vertebrale, allontana lo stress e favorisce l’afflusso del sangue ai muscoli.
SPORT BANDITI in quanto “traumatici” per il rachide:
- Basket
- Bicicletta da corsa
- Jogging
- Pallavolo
- Sci da discesa
- Squash
Il Nuoto: re degli Sport
Un paragrafo a parte lo merita il nuoto: una panacea per ogni problema muscolo-scheletrico.
In acqua il carico sulla schiena è ridotto, le articolazioni non vengono sollecitate più del dovuto ed il rallentamento, causato dalla resistenza del fluido, obbliga a movimenti leggeri e delicati.
Specie se il mal di schiena è dovuto a posture scorrette, allo stress o alle tensioni emotive che collaborano alle contratture muscolari, dal nuoto si trarrà il massimo beneficio. Praticarlo due o tre volte a settimana sarebbe l’ideale ma, almeno inizialmente, sotto la guida di un istruttore.
NOTO A DORSO – Non affatica la schiena che si rilassa poggiata sul letto d’acqua.
STILE LIBERO – Controindicato solo in caso di un’accentuazione della curva dorsale, va eseguito sotto il controllo di un allenatore: tenere la testa alta fuori dall’acqua, infatti, potrebbe aggravare ulteriormente eventuali dolori lombari.
DELFINO (O FARFALLA), RANA, ESERCIZI CON TAVOLETTE – Sono da evitare durante gli stati infiammatori veri e propri (sempre per la problematica legata alla testa fuori dall’acqua).