Milioni di persone sono a letto con l’influenza e, ad alcune di queste, fu somministrato il vaccino qualche tempo fa: perché si sono ammalate ugualmente?
Per capire perché il vaccino 2018 non abbia funzionato come si sperava, è importante una premessa.
Vaccinarsi: Chi, Quando, Come
Non entreremo nel merito di chi sarebbe meglio si sottoponesse a vaccinazione: solo il medico curante, che è a conoscenza della tua storia clinica, è in grado di consigliarti.
In Italia, il periodo dedicato alla campagna vaccinale antinfluenzale è quello autunnale (salvo eccezioni che vengono comunicate dal SSN). Questo non dipende dalle temperature come in molti pensano (se così fosse, non si proporrebbero gli antinfluenzali in California o in Australia), piuttosto, dal fatto che il virus si diffonde per via aerea ed è, quindi, più facile contrarlo quando si inizia a soggiornare in luoghi chiusi ed a stretto contatto con altre persone.
Il vaccino iniettabile è inattivato mentre quelli somministrabili per via nasale sono attenuati ed entrambi contengono sostanze adiuvanti che hanno lo scopo di potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione. Qui potrai trovare maggiori delucidazioni riguardo a come funziona il sistema immunitario ed a come è prodotto un vaccino (Leggi Qui)
Chi sono i Responsabili dell’Influenza Umana?
Si tratta di tre tipologie di virus (Tipo A, Tipo B e Tipo C) a rapidissima evoluzione. In poco tempo, questi patogeni sono in grado di modificarsi dando luogo ad una moltitudine di specie e ceppi differenti: ogni anno, alcuni ceppi si estinguono mentre altri nuovi si sviluppano.
Attenzione, però! Esistono altri virus e batteri che causano gli stessi sintomi dell’influenza pur trattandosi di organismi completamente diversi da quelli sopra descritti e per i quali non è disponibile copertura (in quanto si tratta di numerosissime specie).
Ad esempio:
- i quattro ceppi di virus para-influenzali,
- gli oltre 200 virus del raffreddore,
- i virus ed i batteri che causano il mal di gola, ecc…
La persona che li contrae può, giustamente, essere convinta che il vaccino non abbia funzionato.
Come si può Sbagliare nel formulare un Vaccino di Stagione?
La prima svista, lo abbiamo scritto nel paragrafo precedente, è un “finto errore” di cui non si può venire a capo.
Il secondo errore, invece, può essere di tipo “statistico”. Normalmente, il vaccino viene preparato contro i virus di Tipo A e di Tipo B e, data l’elevata variabilità dei ceppi virali, viene “adattato” ogni anno con quelli che si presume caratterizzeranno la stagione influenzale in corso.
Purtroppo, come già avrai compreso, l’influenza può avere un andamento talmente imprevedibile che, pur impegnando importanti risorse del SSN, si può creare un vaccino con un ceppo differente rispetto a quello che andrà realmente a colpire.
Il terzo non è un vero e proprio sbaglio: la vaccinazione può fallire! Mentre nel caso delle malattie infantili i casi di successo vaccinali si attestano verso il 99%, nel caso della copertura influenzale la percentuale di successo si aggira attorno al 60-70%.
Ecco spiegato il “mistero” dei milioni di influenzati nel 2018.
Cosa fare nella Stagione 2018/2019?
Sempre chiedere al tuo medico che per te la profilassi sia consigliata o meno e, poi… Come al solito.
In fondo, il vaccino di quest’anno non ha fallito in toto, semplicemente: per alcuni ceppi ha fornito copertura mentre per altri no.
È bene sottolineare nuovamente che la vaccinazione annuale, con tutti i suoi limiti, rimane per alcuni individui un mezzo di prevenzione indispensabile.