Si tratta del Tumore più diagnosticato tra le donne, da cui circa il 90% delle pazienti oggi guarisce.
Le stime parlano chiaro: una donna su otto durante la propria vita avrà, purtroppo, a che fare con un tumore di questo tipo; in Italia, l’anno scorso sono stati registrati circa 48 mila nuovi casi.
Questi dati sono allarmanti, ma la buona notizia è che, oggi, la ricerca ha fatto passi avanti tali da consentire a circa il 90% delle pazienti, a cui è stato diagnosticato in fase iniziale, di guarire.
Infatti, è proprio grazie alla diagnosi precoce, associata a farmaci all’avanguardia, che sempre più soggetti sopravvivono a questa neoplasia.
Inoltre, si tratta di una patologia che ha pesanti ripercussioni a livello psicologico, poiché mette in discussione l’integrità corporea della donna e, di conseguenza, la sua accettazione di sé.
Si tratta di una patologia che mette in discussione la femminilità e l’autostima della paziente, alterando la percezione della propria immagine, provocando effetti negativi sui rapporti di coppia e sulle relazioni interpersonali.
Per questi motivi, la successiva ricostruzione del seno riveste un ruolo importante nel post operatorio ed è oggi parte integrante del percorso terapeutico.
Nonostante il percorso terapeutico e di cura sia valutato caso per caso, la maggior parte dei soggetti colpiti da questa neoplasia viene sottoposto a un intervento chirurgico volto alla rimozione dei tessuti malati, per cui la ricostruzione diventa necessaria al fine di lasciare meno segni possibili.
I progressi della Medicina
Grazie alla Chirurgia Conservativa, oggi, è possibile effettuare interventi assai circoscritti, volti ad asportare solo la zona colpita e riuscendo, così, a mantenere l’integrità femminile.
Quando possibile, in base alla dimensione ed alla posizione del tumore stesso, gli interventi sono sempre meno invasivi: è possibile preservare il più possibile la mammella, traguardo incredibile, che rende indistinguibile la differenza tra seno sano e operato.
Un altro aspetto importante è costituito da un altro nuovo traguardo: sempre più spesso sarà possibile eseguire la maggior parte degli interventi in regime di Day Surgery, contemporaneamente alla ricostruzione, in modo tale la paziente possa tornare a casa il giorno stesso dell’intervento, riducendo notevolmente il disagio conseguente.
Come si esegue la Visita Senologica Cosenza?
Prima di tutto, il Senologo Cosenza, il Dott. Salamanca, presso il Centro di Diagnostica per Immagini “San Francesco“, raccoglierà l’anamnesi della paziente, chiedendo alcune informazioni, incluso, ovviamente, anche il rischio legato alla familiarità.
Una donna che nasca in una famiglia in cui ci sono stati casi di cancro al seno – madri, zie, sorelle, nonne – dovrà essere monitorata con maggior frequenza, perché purtroppo i rischi che il tumore la colpisca a sua volta sono più elevati rispetto a casi in cui ci sia assoluta assenza della malattia tra congiunti.
In una seconda fase della visita si passerà all’esame vero e proprio, cominciando con l’osservazione delle mammelle, seguita dalla palpazione.
Se la visita senologica dovesse riscontrare la presenza di qualche nodulo o tumefazione sospetta, allora si procederà con gli esami di approfondimento.
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