Oggi proviamo a spiegare, in maniera molto semplice e senza addentrarci troppo nella chimica, una delle diete maggiormente in voga: la dieta chetogenetica.
L’obbiettivo di questo tipo di alimentazione è, attraverso la riduzione dei carboidrati,
- obbligare l’organismo a produrre in maniera autonoma il glucosio necessario alla sopravvivenza ed
- aumentare il consumo dei grassi già presenti nell’organismo stesso.
Venendo a scarseggiare i carboidrati, il fegato produrrà quantità maggiori (rispetto al normale) di corpi chetonici: sostanze acide (acetone, acido beta-idrossibutirrico ed acido acetoacetico) che verranno immesse nel torrente circolatorio in modo da potere essere utilizzate come fonte di energia alternativa.
Per regime alimentare chetogenico si intende qualsiasi tipo di dieta basata sul fornire all’organismo una quantità di carboidrati inferiore al necessario (la dieta Atkins, la LCHF, ecc…). Le diete chetogenetiche vengono utilizzate (sotto controllo medico) anche per scopi curativi (terapia dell’iperglicemia, dell’ipertrigliceridemia, riduzione dei sintomi associati all’epilessia infantile, ecc…).
Nonostante questo, è bene ricordare (specie a chi decide di approcciare questo regime a scopi estetici) che, in quantità normali i corpi chetonici vengono facilmente smaltiti con le urine o durante la respirazione (l’acetone è un composto molto volatile) ma un eccesso può provocare diversi scompensi metabolici.
Quali sono i Cibi Permessi e quelli non nei regimi Chetogenici?
Percentualmente parlando, il fabbisogno energetico dovrebbe derivare:
- per il 10% dai carboidrati,
- per il 15-25% dalle proteine e
- per il 70% minimo dai grassi.
CIBI SI:
- Carne, prodotti della pesca e uova.
- Formaggi
- Grassi ed oli da condimento.
- Ortaggi
CIBI NO:
- Cereali, farine, patate e derivati.
- Legumi,
- Frutti,
- Dolci, bibite, birra, ecc…
L’assunzione dei carboidrati (che non sono contenuti solo in pane e pasta) dovrebbe essere limitata a tre porzioni di 20gr. ciascuna al giorno.
L’Aumento dei Corpi Chetonici è pericoloso?
Alcuni di questi possono essere considerati utili nel processo di dimagrimento ma altri possono causare effetti collaterali. Vediamo i pro ed i contro della dieta chetogenicha.
PRO:
- Ha un effettivo effetto dimagrante:
- riduce le calorie totali,
- mantiene costanti la glicemia e l’insulinemia,
- favorisce il metabolismo (smaltimento) dei grassi accumulati a scopo energetico,
- incrementa il dispendio calorico globale in quanto aumenta il lavoro metabolico.
CONTRO:
- Ha effetti anoressizzanti.
- Aumenta la filtrazione renale e la diuresi (per l’escrezione dei corpi chetonici e delle scorie azotate) con conseguenti:
- tendenza alla disidratazione,
- aumento del carico di lavoro dei reni,
- possibile effetto tossico sui reni da parte dei corpi chetonici.
- Può causare ipoglicemia.
- Può causare ipotensione.
- Il fisico mal si adegua a questa dieta presentando spesso:
- affaticamento,
- crampi,
- irritabilità,
- mal di testa,
- nausea,
- palpitazioni cardiache,
- stipsi e
- Aumenta le possibilità di svenimento.
- Aumenta il carico di lavoro del fegato.
- Se il soggetto è uno sportivo può insorgere catabolismo muscolare (l’organismo è costretto ad attingere energia anche bruciando i muscoli).
- Limita l’assunzione di nutrienti molto importanti.
- Può essere particolarmente nociva per:
- i soggetti malnutriti o colpiti da disturbi del comportamento alimentare,
- i diabetici di tipo 1,
- donne in gravidanza o in allattamento e
- chi già soffre di patologie epatiche e/o renali.
Quali sono I sintomi della Chetoacidosi e come riconoscerla?
Lo stato di chetosi viene identificato attraverso:
- esame delle urine,
- esame del sangue ed
- esame del respiro
ma alcuni sintomi possono già mettere in allarme.
- Alito o sudore acetonico.
- Aumento della diuresi.
- Bocca asciutta e sete.
- Riduzione dell’appetito.
- Spossatezza.
In casi estremi l’acidosi può portare al coma e, persino, alla morte.
Esempi Di Dieta Chetogenetica
Colazione:
3 uova con verdure strapazzate in 15 gr. di olio (meglio se di cocco)
Pranzo:
frullato con: latte, mezzo cucchiaio di proteine in polvere, mandorle e mirtilli.
Spuntino:
una o due manciate di mandorle
Cena:
carne macinata con contorno di verdure.
Colazione:
un uovo o del prosciutto più
40-50 gr. di frutta secca più
latte, yogurt o formaggi non magri
Spuntino:
50 gr. di frutta secca o uno yogurt non magro
Pranzo:
200-250 gr. di carne, pesce o uova più
200 gr di verdure crude o cotte condite con maionese o olio extravergine
Merenda:
un pezzo di formaggio grasso più
frutta secca
Cena:
200-250 gr. di carne, pesce o uova più
200 gr di verdure crude o cotte condite con olio extravergine burro fuso