Con la riforma dei livelli essenziali di assistenza del 2016 la celiachia diventa una malattia cronica ed è quindi coperta dal Servizio Sanitario Nazionale. La malattia celiaca è frequentissima, con una prevalenza nel mondo di 1 una persona su 100. Per i pazienti celiaci negli ultimi decenni è cambiato tutto. I prodotti per la dieta senza glutine si trovano sia in farmacia che nei supermercati, e molti non-celiaci sanno cosa significa ‘senza glutine’.
La Celiachia
Il termine indica un’intolleranza permanente al glutine. Questa patologia si presenta nei soggetti geneticamente predisposti. L’assunzione di alimenti che contengono glutine o tracce di glutine provoca una reazione immunitaria anomala dell’intestino tenue. Ne consegue un’infiammazione cronica dell’intestino, che ha come comporta la scomparsa dei villi intestinali.
Nell’individuo sano, la parete dell’intestino è rivestita da villi, che hanno la funzione di assorbire dagli alimenti le sostanze nutritive essenziali. Nell’individuo celiaco, i villi regrediscono e la mucosa intestinale è danneggiata proporzionalmente alla gravità dell’infiammazione, per cui l’intera superficie d’assorbimento delle sostanze nutritive si riduce o scompare completamente, provocando scompensi e malnutrizione.
I sintomi della Patologia
I sintomi di questa patologia cambiano da persona a persona e dal grado di intolleranza, possono colpire l’apparato digerente oppure altre parti dell’organismo. Oltre ai disturbi digestivi, i sintomi possono comprendere:
- Perdita di densità ossea (osteoporosi) o rammollimento delle ossa (osteomalacia);
- Smalto dentale danneggiato;
- Anemia (da carenza di ferro);
- Prurito, rash cutaneo (dermatite erpetiforme);
- Dolori articolari;
- Mal di testa e stanchezza;
- Malfunzionamento della milza (iposplenismo);
- Disturbi del sistema nervoso, tra cui problemi di equilibrio, formicolio a piedi e mani
- Bruciori di stomaco e reflusso gastrico;
- Dissenteria;
- Vomito;
- Costipazione;
- Feci pallide, maleodoranti o oleose;
- Dimagrimento.
Nei neonati, i sintomi tipici della malattia celiaca possono essere:
- Ritardo di crescita o perdita di peso:
- Pancia gonfia;
- Diarrea;
- Dolore.
Nei bambini più grandi si possono verificare:
- Costipazione;
- Diarrea;
- Danni allo smalto dei denti definitivi;
- Ritardo nella pubertà;
- Bassa statura;
- I sintomi neurologici, tra cui deficit di attenzione o iperattività (ADHD), difficoltà di apprendimento, mal di testa e mancanza di coordinazione muscolare.
Le diagnosi per la celiachia sono in rapido aumento, perché i medici sono sempre più consapevoli dell’estrema varietà dei sintomi della malattia e ora hanno a disposizione tecniche di analisi del sangue più accurate e più affidabili.
I Nuovi LEA finalmente sostengono i celiaci
La celiachia ha ora una nuova classificazione nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Le modifiche sono state presentate nei giorni scorsi dal ministero della Salute Beatrice Lorenzin. La patologia passa da malattia rara a malattia cronica. Si tratta di un passaggio atteso e dalle conseguenze importanti per le centinaia di migliaia di cittadini italiani celiaci.
“La malattia rara è caratterizzata da un numero ridotto di diagnosi mentre i pazienti che ne sono affetti, secondo dati epidemiologici confermati colpisce una persona su cento”, dice Caterina Pilo, direttore generale dell’Associazione italiana celiachia (Aic), “anche se resta fortemente sotto diagnosticata, nel nostro paese siano a meno del 30% dei casi attesi”. Tutt’altro che rara dunque.
Sarà ora sufficiente la certificazione di uno specialista per ottenere il nuovo attestato di esenzione, che riguarderà tutte le prestazioni utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione di eventuali complicanze.
Medicalbox offre la possibilità di accertarsi della presenza di questa patologia con dei test di analisi nei migliori centri medici privati in Italia.