Il Breath Test Lattosio, chiamato anche test del respiro, è utilizzato da tanti anni per le diagnosi di patologie gastro-intestinali (quali ulcera gastrica da Helicobacter pylori, stipsi e diarrea) e risulta essere estremamente valido anche per quel che concerne l’indagine dell’intolleranza al lattosio.
L’intolleranza al lattosio si evidenzia tramite sintomi ben precisi ed equivale all’incapacità presente in alcuni individui di digerire lo zucchero del latte, con conseguenti sintomi gastrointestinali (quali, meteorismo, diarrea e crampi). Vi sono diversi gradi del deficit, per cui alcuni soggetti intolleranti riescono comunque a digerire alimenti contenenti quantità di lattosio ridotto, quali ad esempio yogurt o formaggio grana che non vanno pertanto eliminati dalla dieta.
Il Breath Test Lattosio è un test non invasivo ed è estremamente efficace.
Si esegue tramite la raccolta di aria espirata, dopo aver bevuto una soluzione contenente sostanze diverse in base al Breath test desiderato.
Come ci si prepara per questo test intolleranza lattosio?
Il Breath test al lattosio viene svolto al mattino presto e dura complessivamente 3 ore.
Nelle 2 settimane prima della data fissata per l’esame, il paziente non deve sottoporsi ad alcuna terapia a base di estratti pancreatici e antibiotici. Almeno 7 giorni prima del test vanno sospesi anche fermenti lattici, lassativi o antidiarroici.
La sera precedente all’esame, il paziente deve mangiare solamente riso in bianco, prosciutto crudo o bistecca ai ferri. Come condimento sono ammessi solo l’olio e il sale. E’ espressamente consigliato evitare: burro, margarina, bevande alcoliche e gassate. Il paziente dovrà presentarsi all’esame completamente a diguno dalle 21.00 del giorno precedente.
Il giorno dopo l’esame non sono ammessi lattici di origine animale e latte, ma anche prodotti alimentari che contengono lattosio come additivo.
Durante l’effettuazione del test dovrà evitare di mangiare e di fumare.
Come funziona il Breath Test Lattosio?
Durante il test, il paziente dovrà assumere una quantità ben precisa di lattosio e nelle successive 3 ore espirare in una sacca emettendo dei campioni d’aria. Nei campioni verrà poi misurata la quantità di idrogeno. Dopo aver assunto il lattosio, in caso di un assorbimento non idoneo e in assenza dell’enzima che deve metabolizzarlo (lattasi), nell’intestino si attuano processi di fermentazione e cresce la produzione d’idrogeno, che viene assorbito in circolo ed eliminato tramite i polmoni con il respiro. L’incremento della produzione di gas dall’ingestione del lattosio indica che il soggetto è intollerante al lattosio stesso. Il test è positivo quando nell’aria espirata si registra un picco di idrogeno superiore rispetto ai valori di base rilevati al momento di arrivo in laboratorio. In caso contrario, il test è considerato negativo.
Infine, in base all’ampiezza di tale picco, l’intolleranza al lattosio potrà essere classificata: lieve, grave o moderata.
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