I Vaccini, quali fare e quali non.

Vaccini.pngAd oggi, le uniche armi che abbiamo a disposizione per difenderci dalle infezioni virali sono: il nostro sistema immunitario, i farmaci antivirali ed i vaccini. Stesso dicasi per taluni tipi di batteri molto pericolosi per l’uomo.

Quando il nostro organismo incontra un agente eziologico (che sia virus o batterio), lo riconosce come “parte estranea” e produce le armi per difendersi da esso (risposta immunitaria). Di questa risposta, il nostro corpo mantiene memoria per anni o, addirittura, per sempre in modo da potere difendersi in maniera velocissima ed a noi impercettibile in caso di infezione futura (immunizzazione). Il vaccino gioca proprio su queste nostre innate capacità.

 

Si tratta, infatti, di preparati biologici che contengono agenti in grado di provocare una reazione immunitaria: i globuli bianchi si specializzano e registrano questa versione patogena in modo da essere pronti si dovesse entrare in contatto con quello vero.

 

Cosa c’è dentro un Vaccino?

L’idea del vaccino nasce intorno all’anno 1000 in Cina per essere ripresa in Inghilterra verso il 1770 quando, di fronte ad una gravissima epidemia di vaiolo, si nota che gli allevatori di bovini (da qui, vacche = vaccino) ne rimangono stranamente immuni. Attraverso sperimentazioni (che oggi considereremmo non proprio etiche) si scopre che queste persone, entrate in contatto già in tenera età con il virus responsabile del vaiolo bovino (forma che agisce in maniera leggerissima sull’essere umano) si erano immunizzati senza saperlo.

 

All’interno della siringa si trova un “veicolo“ che contiene uno di questi agenti specifici:

 

  • Il virus indebolito (varicella, morbillo, rosolia). E’ quello che spaventa più di tutti ma l’indebolimento garantisce la non capacità dell’agente di dare luogo alla malattia vera e propria
  • Il virus morto (poliomielite)
  • Tossine indebolite: si tratta di vaccini antibatterici che contengono le tossine prodotte da batteri (tetano e difterite).
  • Parti di virus e batteri, quelle parti che il nostro sistema immunitario riconosce come estranee e contro le quali reagisce.
  • Diverse sostanze che, legate tra loro, stimolando la risposta anticorpale.

 

Fanno bene o fanno Male?

In questo articolo non ci addentreremo in teorie più o meno complottiste.

 I dati di fatto sono che, partendo da Pasteur (antirabbica), passando da Napoleone (vaccinazioni obbligatorie per i militari) fino ad arrivare ai giorni nostri, le epidemie (prima in grado di uccidere anche l’85% delle popolazioni) si sono trasformate in casi talmente rari che una persona vaccinata poi ammalatasi di meningite la troviamo con nome e cognome al telegiornale.

 

Come tutti i medicinali, esistono delle controindicazioni che il vostro Medico o Pediatra è in grado di valutare con voi ed in base al vostro stato di salute.

 

I Vaccini Antinfluenzali

Esistono migliaia di ceppi di virus influenzali nel mondo. Gli antinfluenzali, in base a ricerche periodiche che tengono conto di diversi fattori, vanno a proteggere solo ed esclusivamente per una tipologia di virus: quella ritenuta più pericolosa nell’anno in corso.

Quando ci si vaccina e, poi, si prende l’influenza, è perchè si viene in contatto con un virus differente da quello coperto dalla prevenzione effettuata.

Funzionano (si!) ma il buonsenso dovrebbe, come sempre, farla da padrone. E’ un medicinale con effetti collaterali: ne abbiamo veramente bisogno?

Le nostre condizioni di salute sono talmente precarie per cui una forte influenza potrebbe metterci a tappeto o abbiamo solo timore di perdere qualche giorno di lavoro?

 

Fatevi consigliare dal vostro Medico.

 

L’Impatto Sociale

Vista dalla parte dell’agente patogeno: se questo non trova più ospiti disponibili (in quanto tutti vaccinati), smetterà di esistere. Chi se ne avvantaggerà? Neonati ed anziani: le categorie da proteggere in quanto deboli.

Pensiamoci!