Primo responsabile della virilità, il Testosterone dirige il desiderio sessuale, non solo negli uomini, ma anche nelle donne.
Nel momento in cui cala questo ormone la vita cambia, ma non allarmatevi: rimediare è possibile!
C’è un amico, un collega, che fate fatica riconoscere da un po’ di tempo a questa parte? Che prima si distingueva per pantofoleria, che era sempre privo di qualsiasi tipo di iniziativa ed ora invece è un turbine di energia, va in palestra tre volte alla settimana e sta scolpendo il suo fisico, ma soprattutto ha un pensiero fisso, fare l’amore?
Nasconde un segreto: il Testosterone, ormone sessuale d’erezione, che prima produceva in modo insufficiente. Soffriva di Ipogonadismo; il suo medico l’ha scoperto e gli ha prescritto una terapia che lo sta facendo letteralmente “risorgere”.
Il Lento declino di chi soffre di “Ipogonadismo”
E’ chiaro a tutti che il Testosterone sia il responsabile di ciò che chiamiamo comunemente Virilità, inteso come l’insieme di tutti quegli aspetti fisiologici, anatomici, comportamentali e psicologici responsabili della mascolinità.
Ma non è tutto qui.
Il Testosterone guida, più di qualsiasi altra cosa, il desiderio sessuale, non solo dell’uomo: infatti, nella donna a cui smettono di funzionare le due ghiandole che lo producono, ovaio e surrene, sarà possibile osservare un drastico calo di desiderio.
Ma non è responsabile solo del desiderio sessuale: è anche l’ormone fulcro su cui fa leva la volontà di alzarsi al mattino, di affrontare la vita e le sfide quotidiane e non permettere alla depressione di impadronirsi dei propri pensieri.
Spiegato cos è il Testosterone è facile capire quali possano essere i problemi derivanti da livelli troppo bassi e dovrebbe essere altrettanto facile accorgersi quando tali livelli scendono sotto una determinata soglia, ma purtroppo non è così.
Nella maggior parte dei casi di Ipogonadismo si assiste ad un declino che non è improvviso, ma si tratta di un cambiamento lento e sottile.
Inoltre, spesso i sintomi espliciti di questa condizione vengono scambiati per semplice invecchiamento fisiologico e di andropausa e quindi ignorati.
In più, per i soggetti obesi, soggetti affetti da sindrome metabolica e soggetti diabetici il testosterone è di per sé patologicamente basso, il che costituisce un rischio doppio.
In ogni caso le conseguenza di questi bassi livelli di Testosterone non sono solo alla base di uno stato depressivo caratterizzato da assenza di desiderio e impotenza, ma sono associati anche ad un aumento del rischio di patologie potenzialmente fatali, come Alzheimer, Infarto, Osteoporosi, Ictus e Tumore alla Prostata.