La congestione nasale consiste nell’accumulo di muco in eccesso nelle cavità nasali. Un tappo, quello nasale che cambia sia il modo di respirare sia il tono di voce.
Può essere contrastato con l’aiuto di alcuni rimedi utili, da quelli naturali, i classici della nonna, fino a quelli farmacologici (nei casi più fastidiosi).
In condizioni normali questo quadro clinico scompare dopo pochi giorni senza alcuna conseguenza ma se persiste per tempi insolitamente lunghi è inutile intestardirsi in cure fai da te, occorre rivolgersi ad uno specialista nel settore per verificare se vi è una patologia respiratoria alla base di questo disturbo.
Quali possono essere le cause?
Come accennato sopra, il naso chiuso potrebbe essere il sintomo di alcune patologie come:
- Rinite infettiva: E’ un’infiammazione della mucosa nasale ed eventualmente dei seni paranasali provocata da una infezione virale o batterica. L’infezione batterica di solito si instaura su una preesistente infezione virale e se non opportunamente curata, con il tempo cronicizza. Le riniti infettive sono molto comuni nei neonati e nei bambini in età prescolare a causa della immaturità del sistema immunitario.
- Rinosinusite: i sintomi principali sono: dolore, in genere localizzato al di sopra del seno interessato, provocato dall’aumento della pressione interna, mal di testa, secrezione di muco e pus dal naso, febbre anche elevata. Una conseguenza comune p l’insorgenza dell’otite che si accompagna a: mal d’orecchio, febbre alta, nausea, vomito, capogiri e acufeni.
- Rinite allergica: E’ dovuta ad un errore del sistema immunitario che riconosce come nemico un agente esterno solitamente ritenuto innocuo. Tra gli agenti che provocano maggiormente allergie ci sono: pollini, erbe, piante, polveri, peli di animali, etc.
- Polipi nasali: formazioni benigne carnose che si diramano dalla mucosa che riveste la cavità nasale e dei seni paranasali. I sintomi della poliposi nasale sono: naso chiuso, cefalea, incapacità a percepire gli odori, cambiamento del timbro vocale, naso gocciolante.
- Malformazioni anatomiche: possono essere congenite o successive a trami (deviazione del setto nasale, curvature che ostruiscono il passaggio dell’aria)
- Tumori: molto raramente formazioni tumorali possono ostruire la cavità nasale.
- Reflusso gastroesofageo: Anche se non vi sono dimostrazioni sufficienti che spieghino la correlazione tra reflusso gastroesofageo e congestione nasale, la spiegazione potrebbe essere che l’azione prolungata degli acidi gastrici determini un’infiammazione con conseguentemente edema delle mucose nasali.
10 rimedi casalinghi per risolvere questo problema
Per provare a risolvere questo fastidioso problema in maniera naturale, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi della nonna, o legati alla medicina alternativa. Eccone alcuni:
- Suffumigi al bicarbonato di sodio: Portate ad ebollizione un litro d’acqua in una pentola, aspettate un paio di minuti e versate all’interno di essa un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Coprite la testa con un asciugamano e respirare a pieni polmoni il vapore sprigionato dall’acqua calda.
- Suffumigi all’eucalipto: E’ possibile utilizzarlo in aggiunta o in sostituzione del bicarbonato di sodio per effettuare i suffumigi. Ne bastano poche gocce da versare in un litro di acqua bollente.
- Bevande calde: bere bevande calde in caso di raffreddore contribuisce ad attenuare la congestione nasale. Tre le bevande calde migliori da assumere vi sono la tisana allo zenzero e la tisana all’echinacea e latte caldo e miele.
- Cipolla: Sbucciare ed affettare cipolle non provoca unicamente l’effetto negativo dato dal bruciore agli occhi e dalla lacrimazione, ma contribuirebbe anche a ridurre la congestione nasale.
- Umidificare l’aria: la congestione nasale potrebbe peggiorare nel caso si trascorra molto tempo in ambienti in cui l’aria è eccessivamente secca. Umidificate l’aria ponendo un pentolino d’acqua sul fuoco, in cui aggiungere scorze d’agrumi ed un pizzico di cannella, oltre ad un cucchiaino di aceto.
- Spezie piccanti: tra le spezie consigliate vi sono: il peperoncino, lo zenzero e il pepe nero.
- Olio di sesamo: L’olio di sesamo deve essere applicato, preferibilmente dopo essere stato intiepidito, con le dita in pochissime gocce all’interno delle cavità nasali. L’olio di sesamo così applicato non deve essere inalato, ma semplicemente strofinato con delicatezza all’interno delle narici. Utile per la secchezza delle mucose.
- Spray nasale marino: per drenare il muco.
- Suffumigi al sale grosso: portate ad ebollizione un litro d’acqua in una pentola e spegnete il fuoco. Versate nell’acqua un cucchiaio di sale grosso e mescolate. Respirate i vapori sprigionati per una decina di minuti, coprendo la testa con un asciugamano.
- Alimentazione: ridurre il consumo di latticini, in modo da non contribuire alla formazione di muco in eccesso, oltre che di alcolici, che possono provocare disidratazione ed aumentare la secchezza delle cavità nasali, e di cioccolato, che può contribuire ad accentuare lo stato infiammatorio dell’organismo.