I calcoli renali sono piccole formazioni dolorose che possono condizionare in modo anche rilevante la qualità della vita. Sono depositi costituiti principalmente da sali minerali che si formano nel tratto urinario ed interessano maggiormente gli uomini dai 30 ai 60 anni.
Per saperne di più:
I calcoli renali sono depositi, simili a sassolini, che si formano nei reni a causa della precipitazione dei sali minerali normalmente contenuti nelle urine. Una dieta sbagliata, una predisposizione genetica oppure quando le sostanze che dovrebbero impedire l’aggregazione dei sali minerali, come il magnesio o il citrato, sono inadeguate, si creano concentrazioni troppo elevate chiamate: cristalli. Se poi, a loro volta, anche i cristalli si uniscono, creano i calcoli veri e propri che, una volta formati, possono spostarsi dalla sede di origine e incunearsi nell’uretere della vescica, ostacolandone così il regolare flusso.
Calcoli Renali Sintomi:
Spesso non si hanno sintomi fino a quando i calcoli non si muovono lungo gli ureteri attraverso i quali l’urina entra nella vescica. Durante questo passaggio i calcoli possono bloccare il flusso di urina dai reni.
Il sintomo principale è un dolore acuto che inizia improvvisamente e può scomparire di colpo:
- Il dolore può essere avvertito nella zona del ventre o a lato della schiena.
- Il dolore può spostarsi in zona inguinale o dei testicoli.
Altri sintomi comuni possono includere:
- Colore anomalo dell’urina
- Presenza di sangue nelle urine
- Brividi
- Febbre
- Nausea
- Vomito
Cause:
Nel 90% dei casi la causa è sconosciuta. Potrebbe dipendere da un fattore genetico oppure dalla presenza di alcune malattie che ne aumentano la predisposizione: la gotta, le malattie intestinali infiammatorie, le infezioni croniche delle vie urinarie.
Sembra che inoltre che bere scarse quantità di liquidi ed un riposo a letto eccessivo possano causare la formazione dei calcoli.
Anche l’uso continuativo di antiacidi contenenti il calcio può essere correlato alla formazione di calcoli. Un altro fattore responsabile è la carenza di: vitamina B6, magnesio ed eccessive quantità di vitamina D.
Cura:
Se il dolore non è eccessivo si ricorre alla somministrazione di farmaci antispastici (che riducono la contrattilità della muscolatura liscia) e di medicinali analgesici per alleviare il dolore.
I farmaci maggiormente utilizzati sono i FANS che, risolvendo il dolore, interrompono il circolo vizioso dolore-spasmo-dolore senza interferire con il mantenimento della peristalsi ureterale, indispensabile per la progressione e l’eliminazione spontanea del calcolo.
Per favorire l’eliminazione del calcolo renale, il paziente viene invitato a bere rapidamente un litro/un litro e mezzo di acqua minimamente mineralizzata, in modo da scatenare una potente spinta urinaria che faciliti l’espulsione del calcolo.
Se questi trattamenti non risultano sufficienti ad eliminare spontaneamente il calcolo si può fare ricorso a diverse tecniche, chirurgiche e non in base alla grandezza del calcolo:
- Litotrissia Extracorporea: una serie di onde d’urto generate esternamente al corpo del paziente favoriscono la frantumazione del calcolo e l’eliminazione spontanea dei piccoli frammenti (per calcoli inferiori agli 1,5-2cm)
- Uretrorenoscopia: tramite una piccola sonda inserita per via uretrale il medico raggiunge ed esamina il calcolo frantumandolo con ultrasuoni o raggio laser
- Litrotissia Renale Percutanea: procedimento invasivo che consiste nel frantumare il calcolo ed estrarne i frammenti tramite uno strumento inserito attraverso un piccolo foro effettuato nel fianco
- Trattamento Chirurgico: si rende necessario nei casi estremi o qualora le precedenti tecniche abbiano dato scarsi risultati.