Lo strappo muscolare, che si verifica quando i muscoli o i tendini si strappano, generalmente è dovuto a un’eccessiva sollecitazione muscolare.
Questo tipo di lesione per ovvie ragioni è molto frequente fra gli sportivi e colpisce soprattutto chi pratica discipline nelle quali si effettuano sforzi muscolari di tipo esplosivo (sono particolarmente soggetti i giocatori di calcio, di rugby, di baseball, gli atleti che si cimentano in gare di sprint, di salto o di sollevamento pesi).
Solitamente lo strappo muscolare colpisce più spesso quegli atleti che non sono ben allenati o che non si sono adeguatamente riscaldati prima di iniziare l’attività fisica. Altri fattori di rischio poi sono la bassa temperatura, l’umidità e un eccessivo affaticamento del fisico.
E’ importante sapere che lo strappo può colpire una qualsiasi sede muscolare, ma alcuni muscoli sono molto più soggetti di altri; gli strappi più frequenti sono quelli nella parte bassa della schiena e nel muscolo posteriore della coscia, mentre difficilmente sono coinvolte la muscolatura addominale e quella dorsale.
Strappo muscolare sintomi, quali sono?
I sintomi chiaramente variano a seconda della gravità della lesione; i più comuni comunque sono un forte dolore, gonfiore, spasmi muscolari e ridotta mobilità del muscolo colpito.
Il primo sintomo avvertito da un soggetto colpito da strappo muscolare è un dolore, più o meno intenso, a livello della zona colpita; se la lesione poi è particolarmente seria, l’infortunato può addirittura trovarsi nell’impossibilità di muovere la parte colpita.
Il muscolo si presenta duro e contratto ed è frequente la comparsa di ecchimosi (i muscoli infatti sono irrorati da moltissimi capillari che, in caso di strappo muscolare, sono sottoposti a lesione; tanto più lo strappo muscolare è grave, tanto più sarà evidente l’ematoma).
Quali sono le cause?
Gli strappi possono essere acuti o cronici; quelli acuti si verificano quando il muscolo è sottoposto a una tensione o a una trazione molto intensa; il muscolo dunque di fatto si strappa quando si allunga troppo o improvvisamente.
Gli strappi cronici invece sono causati da un movimento prolungato e ripetitivo del muscolo; pertanto questi tipi di strappi si possono verificare eseguendo diverse attività sportive (come ginnastica, tennis, canottaggio e golf).
In generale i principali fattori di rischio sono
- Scarso allenamento: se i muscoli non sono allenati adeguatamente si indeboliscono e diventano quindi più soggetti a lesioni.
- Affaticamento: i muscoli stanchi e affaticati non sono in grado di sostenere al meglio le articolazioni.
- Riscaldamento non adeguato: riscaldarsi correttamente prima dell’attività fisica è molto importante per sciogliere i muscoli e aumentare quindi la mobilità articolare.
Gli strappi meno gravi possono essere curati a casa; è invece opportuno rivolgersi ad uno specialista se:
- Camminando si prova un dolore molto intenso
- Non si riesce a muovere l’articolazione colpita
- Parte della zona colpita rimane intorpidita
Questo tipo di lesione richiede riposo assoluto (con l’arto in posizione declive) per almeno 15-20 giorni.
Inoltre per un recupero completo è fondamentale rispettare i tempi della riabilitazione senza avere troppa fretta di tornare ad allenarsi.
Come curarsi?
La terapia successiva ad uno strappo dipende ovviamente dalla zona colpita e dalla gravità della lesione.In ogni caso, in linea di massima, è possibile intervenire in diversi modi:
- Farmaci: per gli strappi lievi si può ricorrere a semplici rimedi casalinghi e a un analgesico da banco;
- Ghiaccio: è consigliabile mettete il ghiaccio sulla zona colpita il prima possibile per ridurre il gonfiore e il dolore;
- Riposo: evitare tutte le attività fisiche, soprattutto quelle che provocano dolore;
- Sollevamento: se possibile sollevare la zona colpita sopra il livello del cuore, soprattutto di notte. Questo accorgimento aiuta a diminuire il gonfiore in quanto favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso;
- Intervento chirurgico: nei casi più gravi è possibile che si debba ricorrere a un intervento chirurgico.
Il consiglio è in ogni caso quello di chiedere il consulto di un medico o di un fisioterapista per avere indicazioni specifiche.
E’ fondamentale prevenire
Come si è detto precedentemente il riscaldamento e lo stretching giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione degli strappi; altri consigli utili sono:
- Praticare attività sportiva solo quando si è nelle giuste condizioni fisiche
- Scegliere un abbigliamento idoneo e comodo
- Non sottovalutare sintomi dolorosi di una certa importanza
Fare stretching soltanto se lo si sa eseguire nel modo corretto (lo stretching eseguito malamente può causare molti danni fisici e risulta quindi controproducente).