I Dolcetti per la prima colazione vanno scelti con attenzione: oggi le principali aziende li propongono ricchi di fibre, con pochi grassi e senza zuccheri aggiunti.
Si inzuppano nel caffelatte del mattino o si sgranocchiano come dessert.
Per molti italiani, i biscotti rappresentano il carburante per iniziare bene la giornata o la pausa gratificante per recuperare energie.
Ma come sceglierli e quanti mangiarne, per evitare che da piacere per il palato diventino un danno per linea e salute?
La risposta è consumarli in maniera intelligente: se non ci sono particolari patologie legate a colesterolo o trigliceridi, si possono mangiare anche tutti i giorni 5/6 biscotti integrali oppure 2/3 biscotti fra i più calorici, a colazione, metà pomeriggio o per concludere il pasto.
Nel caso in cui si stia seguendo una dieta dimagrante, le dosi dovranno essere ovviamente ridotte: un paio di biscotti, meglio se fatti in casa, a basso contenuto di grassi, una/due volte alla settimana, da alternare a cereali a cui aggiungere caffè, tè o latte, preferibilmente alla mattina, quando il fabbisogno energetico è più alto.
Attenzione all’etichetta!
Allora concediamoci pure qualche strappo alla regola, ma guardiamo sempre l’etichetta, sia per il conteggio delle calorie, sia per mantenere in salute il nostro organismo.
I prodotti da forno ed i biscotti industriali, oltre ad essere ipercalorici sono molto ricchi di zuccheri e grassi, mentre hanno pochissima fibra: è facile intuire come il consumo regolare di questi prodotti favorisca non solo l’aumento del colesterolo cattivo LDL nel sangue e quindi il rischio cardiovascolare, ma crei picchi di insulina dato l’elevato indice glicemico e l’assenza di fibra, che in modo naturale ridurrebbe l’assorbimento di zuccheri.
Da qualche anno i produttori di biscotti hanno ideato linee salutari, dolci con con farina integrale, arricchiti di fibre, con un ridotto apporto calorico e di grassi saturi.
Ma, per essere sani, i biscotti dovrebbero rispettare parametri precisi, soprattutto relativi ai contenuti di fibra, zuccheri semplici e acidi grassi saturi.
E per chi ama il sapore e la fragranza dei biscotti fatti in casa? Se preparati a regola d’arte e con materie prime selezionate e ingredienti freschi, i biscotti possono offrire il massimo del gusto con poche calorie e pochissimi zuccheri.
La Farina? Integrale, ma senza esagerare
Rispetto alle farine raffinate, quella integrale apporta una maggiore quantità di fibra, che rallenta l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi presenti nei biscotti ed abbassa l’impatto glicemico.
Inoltre la fibra ritarda il senso di fame e favorisce la regolarità intestinale.
Attenzione però a non confondere i dolci con farina integrale con prodotti che di integrale hanno ben poco!
Per legge, gli ingredienti devono essere in ordine decrescente, in base alla quantità.
Se la farina integrale è citata sulla confezione, esiste l’obbligo di indicare in quale percentuale è contenuta: il consiglio è quello di verificare che non sia solo una minima parte in mezzo a un alto contenuto di farine raffinate.
E se in etichetta troviamo la dicitura “multicereali” o “cinque cereali”? Non vuol dire necessariamente che i cereali siano integrali, ma solo che sono utilizzati tipi di chicchi diversi, mentre se si trova la scritta “ricco di fibre” può significare che la crusca è stata aggiunta a farine raffinate; infine, integrale non vuol dire leggero. E’ sempre importante leggere bene la tabella nutrizionale prima di acquistare.