L’autunno è la stagione ideale per fare una scampagnata nei boschi alla ricerca di funghi e castagne.
Ma attenzione, se non si è più che esperti fungaioli si rischia di scambiare per buono qualche fungo che invece non è commestibile se non addirittura tossico. Infatti, ad un occhio inesperto, possono sfuggire alcuni piccoli particolari che differenziano i funghi commestibili dai loro cugini velenosi.
In questo articolo spiegheremo come riconoscere e curare tempestivamente un’intossicazione da funghi velenosi.
Intossicazione da funghi sintomi:
I sintomi dell’intossicazione da funghi sono abbastanza subdoli. Ciò significa che a volte non si manifestano subito dopo l’ingestione, bensì anche a distanza di molti giorni. Purtroppo, però, se il sintomo viene avvertito dopo lungo tempo difficilmente ci sarà modo di curare il paziente.
Proprio per questo sarà necessario non tralasciare nessuna variazione del vostro stato di salute dopo l’ingestione di funghi. Il caso migliore che possa capitarvi è quello dell’insorgenza di sintomi molto fastidiosi. È un caso positivo perché sarete in grado di riconoscere subito che qualcosa non va. Ecco quindi che forti dolori allo stomaco, vomito e diarrea anche dopo 24 ore dal pasto sono campanelli d’allarme che devono farvi correre subito all’ospedale.
Se possibile portate con voi anche alcuni resti dei funghi ingeriti, in modo che i medici possano fare le dovute verifiche.
A volte, però, i sintomi sono molto leggeri e potrebbe venire la tentazione di ignorarli. Sarebbe il più grande sbaglio che potreste fare. Invece dei forti dolori allo stomaco potreste avvertire un leggero fastidio, invece del vomito potreste avvertire solo un senso di nausea.
Altri sintomi che possono insorgere sono:
- Un leggero mal di testa
- Vertigini
Il colorito della vostra faccia, poi, non sarà più rosato come al solito, ma sarà pallido ed a volte tendente al verde.
Nei casi estremi inoltre si riscontrano allucinazioni e perdita di conoscenza.
Le intossicazioni da funghi sono davvero pericolose e possono diventare, se gravi, anche del tutto mortali, proprio per questo motivo bisogna cercare in tutti i modi di evitarle.
Cosa fare in caso di intossicazione?
In primo luogo, è bene mantenere la calma e non farsi prendere dal panico (più facile a dirsi che a farsi).
Sin dalla comparsa dei primi sintomi, è consigliabile recarsi immediatamente nel Pronto Soccorso più vicino.
La calma, in questo caso di emergenza, vi servirà soprattutto per ricordarvi di alcune informazioni fondamentali che dovranno essere fornite ai medici soccorritori: tipo di fungo ingerito e quantità; tempo intercorso tra l’ingestione del fungo e la comparsa dei primi sintomi; bevanda assunta subito dopo dal soggetto.
Se possibile, sarebbe opportuno portare con sé un campione del fungo potenzialmente velenoso, anche se cotto, oppure i residui gettati in pattumiera.
Cosa NON fare in caso di intossicazione?
- Evitare di bere bevande alcooliche
- Stessa cosa vale anche per il latte
- Non assumere farmaci (compresi quelli contro la diarrea, poiché andrebbe a bloccare un meccanismo naturale di eliminazione delle tossine)
- Non affidarsi a metodi casalinghi e terapie “fai da te”