Toxoplasmosi in Gravidanza: quali sono i rischi che si corrono?

toxoplasmosi in gravidanzaLa toxoplasmosi è una malattia provocata dal Toxoplasma gondii, un protozoo che può essere presente in tutti gli animali a sangue caldo (dove forma delle piccole cisti nei muscoli), ma soprattutto nel gatto, nel quale avviene la riproduzione sessuale del toxoplasma, con formazione delle ovocisti, che liberate con le feci possono infettare l’uomo.
Questo protozoo può anche essere trasmesso consumando carne cruda o ortaggi e verdure non lavate bene.

Per saperne di più:

Non è facile accorgersi della toxoplasmosi perché i suoi sintomi sono molto simili ad altre malattie infettive.
Per essere sicuri, si può effettuare un toxo-test, un esame del sangue specifico per la ricerca di eventuali anticorpi contro il toxoplasma gondii.

  • Se sono presenti le immunoglobuline A e M, vuol dire che l’infezione è attiva (le prime compaiono infatti appena l’infezione ha avuto luogo, mentre le seconde resistono nell’organismo anche fino un anno dopo la guarigione);
  • Se ci sono solo le immunoglobuline M, invece, significa che si è guariti da poco;
  • Se sono presenti le immunoglobuline G vuol dire che si è guariti completamente e si ha ora una immunità permanente.

Sintomi e cura della toxoplasmosi:

Alcune persone possono sviluppare  sintomi simili a quelli dell’influenza o della mononucleosi, come ad esempio:

  •  Dolori muscolari
  •  Ingrossamento dei linfonodi
  •  Mal di testa
  •  Febbre
  •  Fatica
  •  Occasionalmente, mal di gola

Nelle persone con sistema immunitario indebolito si possono sviluppare segni e sintomi di gravi infezioni, tra cui:

  • Confusione
  • Scarso coordinamento
  • Convulsioni
  • Problemi polmonari che possono assomigliare la tubercolosi o la polmonite da Pneumocystis carinii.

Cure: A meno di sistema immunitario indebolito o gravidanza, non c’è bisogno di curare un infezione da toxoplasmosi. I sintomi (principalmente le ghiandole gonfie) regrediscono in poche settimane o mesi. I bambini dovrebbero comunque essere sempre visitati da un dottore, perché le ghiandole gonfie potrebbero essere anche segno di un’altra malattia.

Toxoplasmosi in Gravidanza:

E’ in gravidanza che la toxoplasmosi si fa veramente pericolosa. Le possibilità di trasmissione al feto variano a seconda del trimestre di gravidanza, così come la sua pericolosità. Nel primo trimestre è di circa il 15%, ma le conseguenze sono sempre letali.

Infatti, solitamente il passaggio del protozoo attraverso la placenta e la trasmissione dell’infezione al feto provoca l’aborto o la morte neonatale. In altri casi, invece, può provocare patologie oculari, come strabismo, atrofia del nervo ottico, infiammazione della retina; e ancora anemia, febbre, affezione neurologiche, come convulsioni o anomalie del cranio, polmonite, abbassamento delle piastrine, epatomegalia e splenomegalia. 

Nel secondo e terzo trimestre e durante il parto le percentuali di possibilità di trasmissione aumentano rispettivamente a 30%, 60% e 90%, ma i danni al feto sono tanto minori quanto più tardi si trasmette la malattia; tuttavia, spesso le conseguenze si presentano vari anni dopo: cecità, difficoltà nell’apprendimento, ritardo mentale.

Se la toxoplasmosi si contrae alla nascita, solitamente la malattia si presenta in maniera asintomatica oppure, quando presenti, i sintomi sono quelli classici della toxoplasmosi.

 

Come prevenire la toxoplasmosi?

  • Se si ha un gatto in casa, evitare di occuparsi della sua lettiera oppure farlo solo utilizzando dei guanti;
  • Utilizzare dei guanti anche quando si fa giardinaggio, se si è appassionate;
  • Evitare di consumare insaccati (salame, bresaola, mortadella, prosciutto crudo, ecc.) e carne e verdura cruda;
  • Lavare con accuratezza ortaggi e verdure prima di consumarle;
  • Consumare soltanto carne e uova ben cotte e latte pastorizzato;

Categoria: Ostetricia

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