Problemi di Sonno? Basta un minuto per addormentarsi

problemi_di_sonnoAvete provato ogni tipo di soluzione, dal bagno caldo, contare le pecore, fino ad arrivare alla camomilla, ma niente è efficace: non riuscite ad addormentarvi.

Rimanete sul letto immobili, con gli occhi sbarrati ad osservare il soffitto e a pensare ad altre soluzioni: più vi concentrate sul non dormire e meno dormite.

Fate allora parte di quei tanti italiani, circa l’80% stando alle più recenti statistiche, che hanno Problemi di Sonno: la notizia vi sembrerà incedibile ma è vera, ci si può addormentare in un solo minuto.

Vi chiederete come sia possibile: secondo il Dott. Weil, dottore originario dell’Arizona che ha conseguito la laurea presso l’Università di Harvard diventando specialista del sonno, questo è possibile.

 

Come funziona la Tecnica del Dott. Weil? 

La tecnica che permette questo, definita del 4-7-8 e visibile in un video su Youtube, proviene dalle pratiche del controllo del respiro orientali, chiamate Pranayama Yoga, e della meditazione.

 

Si tratta di un tranquillante per il sistema nervoso ed è applicabile attraverso una pratica molto semplice, composta di tre fasi:

  • Inspirare, per quattro secondi, dal naso
  • Trattenere il respiro per sette secondi
  • Espirare, per otto secondi, attraverso la bocca

 

Per raggiungere il livello di relax necessario per addormentarsi è necessario ripetere questa procedura per raggiungere un totale di quattro respirazioni: il successo di questa tecnica sembra derivare dalla migliore inalazione nei polmoni di ossigeno, che comporta effetti rilassanti sul Sistema Parasimpatico quali:

  • il battito cardiaco rallenta
  • la pressione sanguigna diminuisce
  • la digestione migliora

 

Si tratta di una tecnica che necessita di un po’ di esercizio, magari eseguendola, per il primo mese, almeno due volte al giorno; successivamente, grazie alla pratica, sarà più semplice l’esecuzione e sarà possibile utilizzarlo anche durante il giorno per calmarsi; passati un paio di mesi, sarà possibile notare i risultati anche a carico del sistema digestivo e cardiovascolare.

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