Ospedale Piccole Figlie Parma: Diagnosi e cura della paresi facciale.

Piccole_FiglieIl primo pensiero è quello di essere stati vittima di un ictus: ci si sveglia con la bocca piegata all’ingiù da un lato, incapaci di chiudere l’occhio dalla stessa parte e con una metà del viso inespressiva.
Prima di pensare subito al peggio però bisogna sapere che se non ci sono altri sintomi ( incapacità di muovere gli arti, difficoltà di parola o di vista, confusione, vertigini) si tratta “solo” di una paralisi del nervo facciale , il settimo paio di nervi cranici, che innerva il volto.  Ospedale piccole figlie parma

Quali sono le cause?

In 9 casi su 10 la causa è un’infezione virale (paralisi di Bell) che può essere favorita dal freddo, il nervo percorre un lungo tratto in un canale osseo e, gonfiandosi, si schiaccia contro le pareti: questo provoca una riduzione del flusso del sangue al nervo, che viene danneggiato causando la paralisi.
In rari casi il nervo rimane lesionato da un intervento chirurgico o da un trauma, oppure viene compresso da una massa tumorale lungo il suo tragitto. Non sono noti i fattori di rischio, però è stato riscontrato che chi ne ha sofferto in passato tende ad avere dei nuovi episodi.
La paralisi di Bell è una forma di mononeuropatia cranica. E’ il tipo più comune dei danni ai nervi. Colpisce circa una persona ogni 5.000. La paralisi di Bell comporta danni al nervo del cranio facciale, che comanda il movimento dei muscoli del viso.

Anche se la causa scatenante è poco chiara, si pensa vi siano alcune patologie che ne favoriscono l’insorgenza:

  • Infezioni da Herpes
  • Infiammazione del nervo
  • Diabete
  • Malattia di Lyme
  • Sarcoidosi

Quali sono i sintomi principali?

I sintomi di solito iniziano all’improvviso, ma possono variare di intensità:

  • Modifica delle espressioni del viso
  • Difficoltà a mangiare e bere
  • Mancanza di controllo dei muscoli facciali
  • Palpebra o angolo della bocca pesanti
  • Secchezza oculare o delle fauci
  • Sensazione di rigidità in una parte del viso
  • Paralisi facciale di un lato del viso, la quale rende difficile chiudere un occhio
  • Cefalea
  • Perdita del senso del gusto
  • Dolore davanti o dietro l’orecchio
  • Iperacusia
  • Spasmi muscolari facciali
  • Debolezza facciale

In cosa consiste la diagnosi?

In presenza di uno o più sintomi, citati sopra, è necessario rivolgersi il prima possibile ad uno specialista in neurochirurgia o neurologia per effettuare una visita di controllo.

La  visita neurochirurgica si svolge con un’iniziale anamnesi volta a raccogliere tutte le informazioni rilevanti sulla situazione clinica attuale e passata del paziente, con attenzione a malattie passate, malattie presenti in famiglia, eventuali farmaci presi ed analisi di disturbi passati o presenti. Si passa poi all’analisi del disturbo lamentato dal paziente.

Dopo una prima valutazione, se necessario, il neurochirurgo potrà prescrivere al paziente ulteriori esami diagnostici tra cui:

Cure:

C’è una buona possibilità che il recupero sia completo senza alcun trattamento.
Tuttavia, il trattamento farmacologico è altamente consigliato per migliorare i tempi di guarigione.
Se le palpebre non possono chiudersi è necessario proteggere l’occhio con una benda o una garza.
Il trattamento, in casi importanti, può includere anche la fisioterapia.

Trattamento farmacologico:

Un ciclo di steroidi in compresse, è di solito prescritto per circa 10 giorni per ridurre l’infiammazione.
Farmaci antivirali: Poiché la maggior parte dei casi di paralisi facciale  sono probabilmente causati da un’infezione virale, i farmaci antivirali possono essere di grande aiuto. Tuttavia, gli studi di ricerca hanno dimostrato che i farmaci antivirali presi da soli probabilmente non fanno alcuna differenza per il risultato finale. È possibile che l’assunzione di un corso di steroidi più un corso di un farmaco antivirale possa funzionare un po’ meglio anziché, prendere un corso di steroidi da solo. Tuttavia, le prove di ricerca forniscono risultati contrastanti su questo.

Se la paralisi facciale non migliora? Ospedale Piccole Figlie Parma

Nei casi in cui le terapie sopraelencate non dovessero dare risultati si può ricorrere ad altre terapie:

  • Fisioterapia per la riqualificazione del viso con esercizi facciali
  • Iniezioni di tossina botulinica
  • Tecniche chirurgiche

Nella maggior parte dei casi, la paralisi facciale non è recidiva. Circa 1 persone su 10, che ha la paralisi facciale, può avere un ulteriore episodio in futuro, spesso diversi anni dopo.

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