“Beato chi non soffre di mal di schiena” perché per tutti gli altri poveri mortali questo fastidio arriva nella migliore delle ipotesi una volta l’anno e per i più sfortunati è un problema con il quale fare i conti tutti i giorni.
Questa infiammazione della schiena è veramente molto fastidiosa e la maggior parte delle volte chi ne viene colpito ha facoltà di movimento molto ridotta perché l’infiammazione permette movimenti veramente limitati.
Per il 20% delle persone il mal di schiena è causato da un problema alla colonna vertebrale ed il restante 80% è derivato da cause posturali.
Possiamo dividere i sintomi derivati dal mal di schiena in 2 categorie:
- Acuto: provocata da una lesione muscolare di solito ha una durata di 7gg; ci sono diverse cause e tra queste possiamo trovare: rigonfiamento del disco e l’infiammazione del nervo sciatico.
- Cronico: persistente e quindi riduce notevolmente la funzionalità tanto che chi ne soffre molto spesso è costretto a stare a letto, rieducare la propria postura e avere sempre una corretta ergonomia sia durante il giorno che la notte.
Il fastidio provocato dal mal di schiena è talmente elevato che per avere sollievo si fa uso di antinfiammatori non steroidei, rilassanti muscolari, rimedi naturali (come artiglio del diavolo) ed elettrostimolatori ma, questi rimedi devono essere abbinati ad un costante esercizio fisico che permette l’allungamento dei muscoli grazie ad esercizi antalgici (anti dolore).
Lombosciatalgia esercizi: quali sono i movimenti corretti da fare per prevenire il mal di schiena?
Crea una tua tabella di marcia in cui ogni giorno devi inserire 3 tipologie di esercizi:
- Posizionarsi supini, tenere le braccia lungo i fianchi, le ginocchia flesse ed i piedi appoggiati a terra. Contrai l’addome cercando di avere la schiena ben allineata a terra in modo che non si formi una “S” tra schiena e glutei , espira lentamente a bocca aperta ed alza i glutei da terra. Cerca di tenere l’esercizio per 10 secondi, poi rilascia inspirando piano.
- Posizionarsi con le ginocchia e le mani poggiate a terra (a gattoni). Contrai gli addominali cercando di tenere ferma la colonna vertebrale e il bacino, mentre inspiri alza le spalle e spingile verso l’alto, al contrario quando espiri segui il movimento naturale delle spalle che, con il diaframma vuoto d’aria si piegheranno verso il basso.
- Fai stretching, sempre da supini con le ginocchia piegate ed piedi in appoggio al suolo. Fletti una coscia sul tronco impugnando il ginocchio, cerca di tenerlo con entrambe le mani. La trazione deve essere lenta e graduale e la respirazione deve essere con frequenza normale.
Pensi sia un’Ernia?
Si indica con “ernia del disco” la fuoriuscita del nucleo polposo (o nucleo gelatinoso) interposto tra le vertebre.
Nell’uomo sono presenti 33 vertebre:
- 7 cervicali,
- 12 toraciche,
- 5 lombari,
- 5 sacrali (fuse tra loro),
- 4 coccigee.
formate da un corpo e da un arco vertebrale che, unendosi tra loro, delimitano il foro vertebrale (il “canale” di passaggio del midollo spinale).
Allo scopo di ammortizzare i movimenti quali il salto e la corsa, tra una vertebra e l’altra è inserito un disco di cartilagine con un nucleo gelatinoso mantenuto in loco da un anello fibroso. Alla deformazione o rottura di tale anello fibroso, il nucleo può fuoriuscire dalla cavità naturale che, normalmente, lo contiene.
A questo proposito, si distinguono:
- l’ernia contenuta o protrusione conseguente alla sola deformazione dell’anello fibroso da
- l’ernia espulsa conseguente alla rottura dell’anello fibroso che la contiene.
In caso di diagnosi e/o trattamento tardivi, l’ernia espulsa potrebbe, addirittura andare a ledere i legamenti posteriori che rinforzano e sostengono le vertebre.