L’ Azoto Liquido utilizzato per le cure dermatologiche, oggi è realta. La crioterapia è un trattamento dermatologico. Gli specialisti hanno a loro diposizione un trattamento sanificante e rigenerante che sfrutta gli effetti terapeutici del freddo.
Cos’è La Crioterapia
La crioterapia dermatologica, letteralmente “terapia con il freddo”, è una particolare metodica che sfrutta il principio del congelamento per correggere un inestetismo cutaneo. È una tecnica semplice quanto efficace, utilizzata in diversi ambiti della medicina per trattare spasmi muscolari leggeri e ridurre le infiammazioni, oltre che in dermatologia per trattare problematiche superficiali e di dimensioni ridotte quali acne, verruche, angiomi, cicatrici, emorroidi, alopecia areata, couperose, lentiggini e neoplasie.
Come si esegue
La sostanza chimica d’elezione per questo tipo di terapia è l’azoto liquido (N2). Si tratta di una sostanza gassosa, in grado di raggiungere i 196°C sotto lo zero. Un gas decisamente versatile e molto utilizzato in crioterapia, ma nello stesso tempo piuttosto aggressivo; di conseguenza, l’utilizzo degli strumenti ad azoto liquido è di esclusiva competenza medica. L’azoto liquido, applicato sulla lesione, crea una vera e propria ustione da freddo: immediatamente dopo l’applicazione, si formano dei cristalli intracellulari che provocano la morte della cellula per shock termico e lisi. La strumentazione per l’applicazione comprende gli spray d’azoto (la tecnica più diffusa), i dipstick (bastoncini cotonati bagnati con la soluzione fredda), e le cryoprobe (sonde impregnate di azoto liquido che favoriscono una penetrazione profonda del freddo).
La tecnica maggiormente impiegata è senza dubbio quella a spruzzo, per la sua precisione e comodità d’uso. La durata del trattamento è compresa tra pochi secondi e qualche minuto, a seconda della profondità ed estensione della superficie da trattare. Spesso sono necessarie più sedute per ottenere un risultato efficace e duraturo, come nel caso delle verruche plantari.
Risultato
L’area della pelle che viene trattata con la crioterapia si comporta come una vera e propria ustione: ad un primo sbiancamento causato dal freddo intenso, si ha un arrossamento. Nei giorni successivi poranno comparire delle bolle. Il risultato definitivo sarà visibile a distanza di diversi giorni dal trattamento, quando una crosta sostituirà le bolle stesse. Alla fine si formerà una cicatrice.
Per concludere, la crioterapia rappresenta una tecnica molto efficace, in grado di trattare, sfruttando gli effetti terapeutici del freddo, disturbi lievi come contusioni, ma che risulta molto utile anche per risolvere affezioni dermatologiche quali verruche, acne, piccole neoplasie, angiomi, lentiggini o cheratosi.
Controindicazioni
La crioterapia va evitata per i soggetti ipersensibili al freddo, nelle persone che sono affette da arteriopatie e per chi soffre della malattia di Raynaud (al fine di evitare l’insorgere di spasmi vascolari).
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