La cervicale, o cervicalgia, è quel fastidio o addirittura dolore che coinvolge la parte superiore della spina dorsale, percepito all’altezza del collo.
Si tratta del disturbo muscolo-scheletrico maggiormente diffuso e talvolta può non limitarsi al collo, ma irradiarsi a spalle e braccia, rendendo difficoltosi i movimenti.
Cervicale: Sintomi e Rimedi che vedremo insieme per liberarci dei dolori al collo.
Ma quali sono le cause della cervicale?
Come abbiamo detto si tratta del disturbo muscolo-scheletrico maggiormente diffuso dopo i 45 anni, ma non mancano casi anche in età adolescenziale, anche se le cause in questi casi sono spesso dovute a contratture muscolari.
Le cause che portano ad una cervicalgia sono da ricercare nello stile di vita del soggetto (lavori sedentari, posture scorrette, stress, pratica di alcuni sport particolari..) ed in eventuali patologie o traumi pregressi (colpi di freddo, patologie a carico del tratto muscolo scheletrico oppure lesioni traumatiche).
Come riconoscerne i sintomi?
Prima di tutto è importante sapere che tali sintomi possono presentarsi solo in determinate occasioni, magari in concomitanza dell’assunzione di determinate posizioni, oppure avere natura più continuativa ed in correlazione con altri disturbi.
I sintomi ricorrenti della cervicale sono:
- dolore al collo;
- cefalea;
- forte mal di testa e agli occhi;
- disturbi alla vista e all’udito;
- formicolio e debolezza agli arti superiori;
- nausea.
Quali rimedi si possono adottare?
A livello di prevenzione è consigliabile:
- l’utilizzo di cuscini appostiti per ridurre il carico sulla cervicale durante la notte;
- ricorrere periodicamente a massaggi cervicali;
- prestare attenzione alle posizioni che si assumono durante l’arco della giornata!
Nella fase acuta, invece, generalmente si assumono farmaci miorilassanti ed analgesici per alleviare il dolore.
Successivamente, sarà possibile concentrarsi sulla diagnosi: una diagnosi il più possibile coerente è infatti fondamentale per l’individuazione della terapia più adeguata, in modo da potersi orientare su un trattamento farmacologico, fisioterapico o chirurgico.
Nella fase diagnostica lo specialista si avvale dell’utilizzo di strumenti radiografici, di TAC e di Risonanza Magnetica per poter individuare eventuali anomalie.
Una volta individuata l’origine e la gravità, sarà possibile ricorrere ad uno di questi trattamenti:
- Fisioterapia, attraverso l’utilizzo di pratiche antinfiammatorie come la Tecarterapia;
- Interventi di Manipolazione;
- Sedute di Ginnastica Posturale;
- Intervento Chirurgico, a cui si ricorre in casi particolarmente gravi e tramite il quale si procede all’inserimento di protesi.