A metà torace, la trachea termina dividendosi nel bronco sinistro e nel bronco destro che hanno il compito di permettere il passaggio dell’aria dall’esterno ad entrambi i polmoni; l’asma è una sindrome caratterizzata da difficoltà respiratorie dovute a contrazioni della muscolatura bronchiale.
QUALI SONO LE CAUSE DELL’ASMA BRONCHIALE?
- Asma bronchiale allergica
L’allergia è una risposta del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue che possono essere respirate o ingerite.
Il trattamento più opportuno è, ovviamente, evitare il contatto diretto con l’allergene ma spesso questo non è possibile. Pertanto, è spesso richiesto un trattamento sintomatico farmacologico.
La rinite allergica è considerata un importante fattore di rischio in quanto molti asmatici soffrono anche di questo disturbo.
- Esposizione a fattori irritanti. A causa dell’infiammazione cronica dei bronchi, il paziente asmatico è particolarmente sensibile a qualsiasi sostanza irritante: fumo di sigaretta e smog, oltre che aggravare la malattia, sono anche causa di una minore risposta al trattamento farmacologico.
- Asma professionale. Si tratta del 15% dei tipi di asma bronchiale e colpiscono pazienti che utilizzano quotidianamente sostanze volatili irritanti al lavoro
- Sport fisici intensi e protratti nel tempo
- Climi molto caldi, molto freddi, molto secchi o molto umidi
- Presenza di raffreddore e sintomi influenzali
- Stress ansia e depressione
QUALI SONO I SINTOMI DELL’ASMA BRONCHIALE?
Durante l’attacco asmatico (che può avere un esordio improvviso), i sintomi sono:
- Grave mancanza di respiro (dispnea)
- Respiro sibilante
- Forte senso di costrizione al torace
- Talvolta tosse
I sintomi comunemente avvertiti tra un attacco e l’altro comprendono:
- Tosse notturna
- Mancanza di respiro ma senza dispnea
- Tosse cronica di gola
- Senso di costrizione al torace
La severità di questi sintomi è proporzionale alla gravità della malattia.
COME DI DIAGNOSTICA L’ASMA BRONCHIALE?
Ovviamente, partendo dalla descrizione dei sintomi al medico il quale andrà a fondo con un’anamnesi accurata del paziente.
Soprattutto se di origine allergica, durante l’infanzia o la prima giovinezza si dovrebbero essere manifestati già i primi episodi (magari con respiri sibilanti).
E’ dimostrato che: allergie, eczemi, riniti ed asma vanno a coinvolgere le stesse centinaia di geni coinvolti nelle reazioni immunitarie e nella modulazione degli stati infiammatori. Quindi, se il paziente ha famigliarità con queste alterazioni potrebbe essere predisposto.
Se il soggetto si rende conto di avere sintomi asmatici in determinate circostanze, a contatto con fattori specifici o in particolari luoghi è abbastanza palese che la causa dell’asma bronchiale possa essere di tipo allergico.
Dopo aver effettuato l’esame obiettivo, il medico potrà proporre diversi altri tipi di indagini:
- la spirometria per determinare diversi parametri che lo aiuteranno, poi, a stabilire una diagnosi corretta,
- il test alla metacolina la cui somministrazione induce una broncocostrizione moderata nei soggetti in cui è presente un iper-reattività bronchiale (attenzione: chi ha un test alla metacolina negativo molto probabilmente non ha l’asma mentre un test positivo, di per sé, non costituisce una prova di malattia),
- i test allergologici come il test cutaneo (prick test) ed il test ematico (RAST) che sono finalizzati alla ricerca delle immunoglobuline di tipo E (mediatori della risposta allergica) allo scopo di individuare la specificità di queste all’allergene responsabile dei sintomi.
COME SI CURA L’ASMA BRONCHIALE?
In realtà si cerca di affievolirne i sintomi: ad ogni origine la prova cura…
Normalmente, il trattamento sarà fondato su cortisonici associati per via inalatoria e su terapie
ipo-sensibilizzanti specifiche.
Considerando che l’asma è un disturbo di stampo prevalentemente allergico, è importante escludere dall’alimentazione: prodotti confezionati, additivi alimentari, pesticidi, e metalli pesanti; inoltre vanno evitati i cibi allergizzanti come: latte, uova, noci, molluschi, salumi, alcol, cioccolato, fragole, kiwi, pomodori, patate, melanzane, peperoni e peperoncino.
In ultimo, poiché nei disturbi su base allergica è fondamentale l’eliminazione delle tossine dall’organismo, è importante non sovraccaricare il fegato riducendo anche le proteine animali.