Dalle ultime statistiche effettuate dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) risulta che in Italia vi siano nel corso dell’anno 366.000 nuovi casi di tumore (esclusi i carcinomi della cute): circa 196.000 (54%) fra gli uomini e circa 169.000 (46%) fra le donne.
Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, il tumore più frequente è quello del colon retto (14%), seguito dal tumore della mammella (13%), della prostata (11%) e del polmone (11%).
L’incidenza dei tumori è stabile fra gli uomini e le donne, infatti, il contemporaneo invecchiamento della popolazione aumenta esponenzialmente il numero di nuove diagnosi.
Le ultime scoperte scientifiche:
Vent’anni fa fu scoperta per la prima volta la molecola Ptx3, una molecola che, da recenti studi, è risultata fungere da oncosoppressore, controllando però solo la reazione infiammatoria e non agendo sulla cellula tumorale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Cell, è stato coordinato da Alberto Mantovani, immunologo italiano, e finanziato grazie ai soldi raccolti attraverso il 5Xmille dall’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (Airc).
La nuova scoperta arriva da una storia di ricerca che risale a vent’anni fa, che ebbe come protagonista l’immunologo italiano Alberto Mantovani direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano).
Oggi quella scoperta torna di nuovo all’attenzione della comunità scientifica e medica perché i ricercatori dell’Humanitas hanno scoperto che Ptx3 ha la capacità di frenare il cancro, agendo come un oncosoppressore. Inoltre, come illustrato nello studio pubblicato su Cell, lo fa con un meccanismo nuovo e unico, tenendo sotto controllo la risposta infiammatoria e non agendo sulla cellula tumorale (come tutti gli altri oncosoppressori).
Una caratteristica fondamentale della cellula tumorale è il fatto di essere inserita in un microambiente infiammatorio nel quale e grazie al quale riesce a crescere e proliferare. Un ecosistema amico, dunque, per la malattia.
Oggi, lo studio dimostra, per la prima volta, che Ptx3 frena la formazione del cancro.
Le nostre ricerche – spiega Alberto Mantovani – hanno evidenziato che in alcuni tumori (colon, pelle e un tipo di sarcomi) la molecola Ptx3 viene come ‘spenta’ precocemente. E così il tumore riesce a proliferare ed a crescere.
Oggi a distanza di 20 anni una nuova tappa.
“La molla che ha fatto scattare altre ricerche è stata che volevamo andare in clinica con una molecola già disponibile e, sia per una questione di sicurezza dei malati sia per alcuni segnali che ci arrivavano da precedenti studi, abbiamo iniziato delle prove di carcinogenesi”, dalle quali è emerso il ruolo oncosoppressore di Ptx3. E’ stato “un viaggio ‘andata e ritorno’: dal banco del laboratorio al letto del malato e viceversa. Nella ricerca biomedica è importante questo intreccio bidirezionale. Siamo tornati al letto del paziente per vedere se questa scoperta fosse rilevante per i tumori umani e abbiamo provato che era così, che questo gene era spento in alcune neoplasie”. E adesso “la storia continua”.
L’importanza della Prevenzione:
La prevenzione primaria è il primo strumento a nostra disposizione per preservare la nostra salute.
Per prevenzione primaria si intendono le azioni che riducono i fattori di rischio e quindi la possibile comparsa di malattie: in poche parole gli stili di vita.
L’importanza degli stili di vita e quindi delle nostre azioni sono spesso sottovalutati e non considerati direttamente collegati alla nostra salute presente e futura.
Si parla di stili di vita salutari, intendendo quelle semplici ma importanti condotte quotidiane che tutti dovremmo tenere.
Riassumiamo le principali azioni che ci aiutano a mantenere un corretto e salutare stile di vita, e quindi a preservare la nostra salute:
- Seguire un’alimentazione sana: un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali e legumi protegge il nostro corpo da diverse patologie (come tumori e malattie cardiovascolari).
- Svolgere regolarmente attività fisica: La regolare attività fisica riduce i fattori di rischio di molte malattie contribuendo a controllare il peso, ad equilibrare colesterolo e pressione arteriosa, a bruciare proteine, grassi e zuccheri.
- Non fumare: Il fumo di tabacco riduce la durata e la qualità della vita. É stato stimato che una persona che inizia a fumare a 25 anni 20 sigarette al giorno riduce di 4/6 anni circa la vita media.
- Non abusare con il consumo di alcol: L’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute, nonchè il responsabile della morte di 190 mila persone ogni anno in Europa per malattie correlate (come il cancro e la cirrosi epatica), incidenti stradali e altri episodi riconducibili all’abuso di alcolici.