Non arrabbiarti! O meglio sfogati, ma non troppo!

Incazzato.pngGli Scatti d’Ira, se frequenti, aumentano il rischio di Patologie Cardiovascolari, mentre trattenerli può causare Gastrite o Colite.

Ecco allora i nostri consigli per tenere sotto controllo le proprie reazioni.

 

Qualunque persona può perdere le staffe e arrabbiarsi, questo è normale. Ciò che non è da tutti è arrabbiarsi nel modo giusto, con la persona giusta al momento giusto e per il motivo giusto. Ma vale la pena provarci, soprattutto perché la rabbia costituisce un potenziale pericolo per il nostro organismo:

  • la Pressione Arteriosa si alza
  • il Battito Cardiaco aumenta
  • i Muscoli si contraggono
  • il Respiro diventa irregolare

 

Ma il vero pericolo subentra nei momenti successivi agli scatti d’ira, in particolar modo se si è soggetti a rischio, e consiste in Pericoli Cardiovascolari.

L’aumento della Pressione causa un sovraccarico al cuore e, nei casi più gravi, è possibile andare incontro anche ad un infarto nelle ore immediatamente successive all’episodio, considerate le più critiche.

Secondo studi recenti, infatti, le due ore successive sono quelle in cui è possibile si verifichino le conseguenze più gravi, come, ad esempio, l’infarto, che è più frequente nei soggetti che si arrabbiano con frequenza. E’ quindi determinante la frequenza con cui ci si arrabbia.

 

Allora Non Arrabbiarti!

Bisogna allora trattenere la rabbia? No, pare che nemmeno questa sia la scelta corretta.

I soggetti portati a tenersi tutto dentro, sopprimendo le emozioni, denotano un atteggiamento che può indicare passività e debolezza.

Infatti, l’ira e la frustrazione trattenute per tanto tempo, oltre a causare Rancore, possono essere responsabili dello sviluppo di patologie caratterizzate da una componente psicosomatica, come Gastrite e Colite.

 

Insomma, arrabbiarsi fa bene, ma, come per ogni cosa, ci vuole misura: evitare quindi che lo sfogo abbia un’intensità esagerata o che gli episodi siano troppo frequenti.