La sensazione di avere l’addome gonfio, accompagnata da evacuazioni rare sono sintomi frequenti per circa il 30% della popolazione dei paesi industrializzati e rimandano ad un disturbo intestinale definito Stipsi, o Stitichezza.
La Stipsi è un disturbo assai diffuso, che interessa circa il 10% dei soggetti in età pediatrica, subendo un incremento con l’avanzare dell’età fino a raggiungere il 40% nei soggetti over 65.
In più, circa il 40% dei soggetti di sesso femminile in stato di gravidanza soffre di questo disturbo, in particolar modo durante il primo trimestre.
Nella maggior parte dei casi dipende non da una condizione specifica ma è assai difficile stabilirne con certezza la causa.
Stipsi: Fattori di Rischio
Sono stati individuati alcuni fattori che predispongono al rischi di Stitichezza:
- Seguire una dieta povera di Fibre
- Non bere a sufficienza
- Ignorare lo stimolo
- Condizioni patologiche di Ansia e Depressione
- Problemi Psichiatrici
- Utilizzo di alcuni farmaci, quali antiepilettici, antispastici, antistaminici
Stipsi: Criteri Diagnostici
La Stipsi viene definita tale alla presenza di due o più delle seguenti caratteristiche:
- Sforzo nella defecazione
- Sensazione di evacuazione incompleta
- Feci dure
- Sensazione di Ostruzione Ano-Rettale
- Meno di tre scariche alla settimana
- Evacuazioni infrequenti senza uso di lassativi
- Esclusione della diagnosi di Sindrome del Colon Irritabile
Tali sintomi devono perdurare per almeno tre mesi nel corso degli ultimi sei mesi: per una corretta valutazione è necessario osservare attentamente la storia del paziente, esaminando la Dieta che segue e le eventuali patologie di cui è affetto.
Ovviamente, il trattamento varierà in base alle cause che hanno generato il fastidio, dalla durata dello stesso e dalla gravità dei sintomi: in molti casi la soluzione del problema potrebbe essere la modifica di alcune abitudini alimentari e di stili di vita. In altri casi potrebbe essere necessario il ricorso a farmaci lassativi, ma solo ed esclusivamente sotto controllo medico e per brevi periodi. Può rivelarsi comunque utile ed efficace ricorrere all’assunzione di un emolliente fecale.