Cardiologia Parma: Cos’è l’Insufficienza Mitralica?

insufficienza_mitralicaIl rigurgito mitralico, o insufficienza mitralica è una disfunzione della valvola mitralica: la valvola, non chiudendosi correttamente, fa sì che il sangue refluisca nell’atrio sinistro quando il ventricolo sinistro si contrae. In sostanza, più la valvola si apre, più essa rigurgita sangue e più grave sarà il problema.

Cos’è la valvola mitrale e qual è la sua funzione?

La valvola mitrale è la valvola di ingresso al ventricolo sinistro del cuore. Il sangue ossigenato proveniente dai polmoni viene convogliato nell’atrio sinistro e da qui, attraverso la valvola mitrale, passa nel ventricolo sinistro che lo spinge in tutto il corpo attraverso il sistema arterioso.
La funzione della valvola mitrale è quella di impedire che il sangue, durante la contrazione ventricolare, sia spinto indietro nell’atrio sinistro.

Insufficienza mitralica acuta e cronica:

Un cattivo funzionamento della valvola mitralica e con più precisione un suo difetto di chiusura implica, appunto, che, durante la contrazione del ventricolo sinistro, parte del sangue (in quantità dipendente da quanto è grave il problema), anziché passare nella aorta, refluisce, nell’atrio al di sopra del ventricolo sinistro e cosi si genera la patologia. Il mancato serraggio della valvola fa si che la forza di eiezione del sangue si riduca e di conseguenza risulta compromessa anche la sua gittata.

Il rigurgito mitralico può essere di due tipi:

Insufficienza Acuta: si può presentare a seguito di un evento improvviso come una infezione batterica o un cedimento muscolare. La sua natura improvvisa rende questa patologia molto pericolosa ed in alcuni casi letale.

Insufficienza Cronica: si instaura lentamente dando modo al ventricolo di dilatarsi e ipertrofizzarsi e all’atrio di dilatarsi, in un tentativo di compenso.

Quali sono i sintomi principali?

Il rigurgito mitralico è spesso lieve e progredisce lentamente. Può essere asintomatico per decenni, oppure possono esserci sintomi che si sviluppano con il tempo. Circa il 10% della popolazione ha qualche minore ed insignificante forma di prolasso della valvola mitralica ma in genere non incide sullo stile di vita.

In altri casi invece può avere un esordio rapido ed improvviso con sintomi molto gravi. E’ importante comunque non sottovalutare neanche i sintomi lievi e rivolgersi subito ad un cardiologo che sarà in grado di formulare una diagnosi precisa ed approfondita tramite una visita ed eventuali esami diagnostici. Infatti, se questa patologia non viene diagnosticata e curata per tempo, il rischio è di incappare in un’insufficienza cardiorespiratoria grave.

E’ necessario rivolgersi al proprio medico quando si presentano, in maniera persistente, questi sintomi:

  • Mancanza di respiro (dispnea), soprattutto sotto sforzo o da sdraiati
  • Senso di affaticamento
  • Tosse, specie di notte o da sdraiati
  • Palpitazioni
  • Piedi e/o caviglie gonfi
  • Dolore al torace

Quali sono le cause?

Il rigurgito della valvola mitrale può essere primario (la causa è un’anomalia della valvola) o secondario, dovuto cioè ad un’anomalia del ventricolo sinistro del cuore.

Tra le cause vi sono:

  • Prolasso della valvola mitrale
  • Tessuto danneggiato
  • Febbre reumatica
  • Endocardite (infezione del rivestimento del muscolo cardiaco)
  • Infarto
  • Anomalia del muscolo cardiaco (cardiomiopatia). Nel corso del tempo, alcune condizioni, come la pressione alta, possono causare una cardiomiopatia
  • Difetti del cuore congeniti
  • Utilizzo di alcuni farmaci (soprattutto farmaci contro l’emicrania)
  • Età

Cardiologia Parma: La diagnosi:

La diagnosi dell’insufficienza mitralica si effettua con l’esame delle manifestazioni cliniche e principalmente con l’auscultazione, mediante stetofonendoscopio, dei battiti cardiaci.
La caratteristica che viene evidenziata durante l’auscultazione è il soffio durante la fase sistolica.
Il medico, in seguito ad una prima visita, se riterrà necessario, indicherà al paziente alcuni esami mirati che possono facilitare la diagnosi, tra cui:

Cure:

Nel caso di problemi lievi non si effettua alcun trattamento terapeutico ma si monitora periodicamente l’evoluzione della patologia.
Se la patologia provoca problemi di fibrillazione e quindi di anomalia del ritmo cardiaco si usano i Digitalici (farmaci cardiocinetici che aumentano la forza di contrazione della muscolatura cardiaca) ed ACE inibitori (che abbassano la pressione arteriosa).
Nei casi più gravi l’unica terapia possibile è quella chirurgica ricostruttiva della valvola.

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