Mal di Gola? Rimedi della Nonna, ma non solo…

placche_in_gola.jpgSi tratta di un malessere passeggero di origine virale che, generalmente, se ne va in pochi giorni. Se persiste, con sintomi ben noti, si tratta di infezioni batteriche e bisogna subito consultare uno specialista.

 

Gola in fiamme, dolente, secca, sensazione di avere sempre muco da espellere, sentire il bisogno di schiarirsi continuamente la voce, mancanza di voce, dolore nel deglutire.

Sembrano un insieme di sintomi da nulla, qualcosa di passeggero che spesso noi sottovalutiamo e di cui non ci proccupiamo, ma il mal di gola, inteso in senso lato, fa ogni anno milioni di vittime, da solo o (male) accompagnato da sintomi influenzali, tosse e raffreddore.

La colpa è di virus e batteri che si insinuano nel nostro organismo attraverso la bocca o il naso, avendo contatti con persone o ambienti infetti, toccando o usando oggetti contaminati.

Basta pensare a quante volte, in inverno, ci appoggiamo su sedili, corrimano, attrezzature della palestra, per poi non parlare di asili, scuole e uffici dove il senso di familiarità e la confidenza con gli altri spesso fanno dimenticare l’uso delle norme igieniche di base.

E alla fine dei conti ecco che giunge il mal di gola, in teoria definita un’infiammazione acuta o cronica della mucosa della faringe (faringite) o della laringe (laringite), nella pratica un fastidioso disturbo che influisce, e non poco, anche nella vita lavorativa e scolastica.

 

Contro i Sintomi del mal di gola, Rimedi della Nonna e Rimedi Naturali

Se si tratta di un semplice mal di gola di origine virale, se ne andrà nel giro di qualche giorno, ed è possibile aiutare la guarigione bevendo molti liquidi, specialmente acqua e brodini, per supplire alla perdita causata durante la produzione di muco o per la febbre. Da schivare invece l’alcol, bevande gasate o a base di caffeina che possono raggiungere l’effetto contrario, generando ulteriore disidratazione.

Tra i diversi rimedi naturali, un ruolo di rilievo lo ha sicuramente l’inalazione caldo-umido, i suffumigi o fumenti su cui tanto insistevano le nonne, preparati con acqua calda e bicarbonato.

Naturalmente non si può non fare riferimento anche a indumenti caldi come la sciarpa sul collo ed il cappello in testa quando ci si trova all’esterno con temperature rigide.

Un altro aiuto può derivare dall’utilizzo di disinfettanti del cavo orale e di fluidificanti, prima su tutti la propoli, che sicuramente hanno un effetto lenitivo del dolore. Bisogna però prestare attenzione a non cadere nell’uso eccessivo o nel sovradosaggio, poiché i disinfettanti del cavo orale combattono in modo indiscriminato i vari microrganismi esistenti nel cavo e il loro utilizzo prolungato comporta un’alterazione dell’equilibrio della flora batterica naturale del cavo stesso; proprio per queste eventualità, sconsigliata l’automedicazione, ma caldamente indicato il ricorso il al consulto del medico.

Un altro aspetto molto importante, da non trascurare, è l’assunzione di Vitamina C, sia come aiuto alla guarigione, ma anche durante tutto il periodo invernale come prevenzione: infatti, questa vitamina, insieme alla Vitamina A aiuta il sistema immunitario a rinforzarsi.

Per quello che riguarda l’alimentazione, è importante puntare sulla verdura, in particolare quella di colore giallo o arancione: ad esempio le verdure ricche di Betacarotene, da cui l’organismo ricava la Vitamina A, come zucca e carota. Anche gli agrumi, quali arance limoni, mandarini e pompelmi, sono validi alleati grazie all’apporto di Vitamina C.

Questi sono alcuni consigli per il trattamento di sintomi influenzali passeggeri e non gravi: per i casi in cui invece i sintomi dovessero assumere una gravità maggiore e far sospettare un’infezione batterica e l’eventuale necessità di antibiotici è necessario il ricorso al medico curante.