Il Massaggio Linfodrenante Parma spiegato dai Dottori del Centro Hope

massaggio_linfodrenante_parma, terapista parmaIl Massaggio Linfodrenante, o Drenaggio Linfatico Manuale (DLM) è stato introdotto da Vodder, fisioterapista danese, negli anni 30. La sua metodica è arrivata in Italia nel 1974. 

Gli altri metodi, Foldi e Leduc, si ispirano a questo e cominciano a diffondersi in Italia alla fine degli anni ’80.

Il DLM è una tecnica manuale che, mediante manovre superficiali, ritmiche e in sequenza prossimo-distale, agisce sulla matrice interstiziale dei tessuti, sui vasi linfatici e sui linfonodi.

Si tratta di una tecnica assai efficace ed ormai diffusa in tutto il mondo.

 

Il Massaggio Linfodrenante Parma, eseguito presso il Centro Hope, costituisce il movimento di un liquido, che si è accumulato in una zona specifica, verso una via di uscita, movimento reso possibile da un insieme di manovre sul nostro naturale sistema di conduzione che è il Sistema Linfatico.

 

E’ un trattamento conosciuto e frequentemente utilizzato dalle donne con l’obiettivo di contrastare gli inestetismi della cellulite e per ridurre il gonfiore causato dalla ritenzione idrica, ma è utilizzata anche per risolvere disturbi di entità più grave quali il riassorbimento degli edemi, per il controllo e la regolazione dell’apparato neurovegetativo e per facilitare la cicatrizzazione di ulcere e piaghe nei soggetti diabetici; inoltre ha ottimi effetti tonificanti sui muscoli e a livello dermatologico ha effetti distensivi, esfolianti e riigeneranti.

 

Come si esegue il Massaggio Linfodrenante Parma?

Una seduta di linfodrenaggio, eseguito presso il Centro Hope, può durare dai 30 ai 45 minuti.

Le manovre utilizzate devono essere lente, devono rispettare il ritmo di svuotamento dei collettori linfatici (3-7 secondi) e non devono provocare dolore.

La sequenza di esecuzione delle manovre è prossimo-distale e prevede il preventivo svuotamento delle stazioni linfonodali, al quale segue la mobilizzazione dell’edema.

Il numero di sedute che costituisce un ciclo di DLM varia a seconda delle caratteristiche dell’edema e a seconda della risposta alla terapia di ogni singolo individuo.

 

Indicazioni del Massaggio Linfodrenante Parma

Sono numerose le indicazioni relative a questo tipo di trattamento, in particolare per l’azione antiedema e per l’effetto analgesico, ma vediamole nello specifico:

 

  • Alcune pannicolopatie (patologie del sottocute, cellulite)
  • Problematiche pre-post chirurgia quali cicatrici, edemi ed ematomi
  • Esiti di ustioni (fibrosi, aderenze)
  • Sintomi iniziali dell’insufficienza venosa cronica (in particolare per sostenere il sistema linfatico che sta lavorando al massimo)
  • Linfedema
  • Flebolinfedema
  • Lipedema

 

Controindicazioni assolute e relative del Massaggio Linfodrenante Parma

Ci sono situazioni in cui è assolutamente sconsigliato questo tipo di trattamento, ad esempio nei casi di:

  • Infezioni acute
  • Alcune patologie cardiache (tipo scompenso cardiaco in trattamento farmacologico)
  • Flebite
  • Tromboflebite
  • Ipoproteinemie (renali, epatiche, nutrizionali)

 

Inoltre ci sono situazioni cliniche che limitano la possibilità di questo trattamento, ecco quali sono:

  • Eritemi ed eczemi locali: in questo caso il trattamento non si esegue sulla zona interessata
  • Asma bronchiale, bronchiti asmatiche: il trattamento non viene effettuato sulla regione sternale
  • Disturbi addominali: viene escluso dal trattamento l’addome profondo
  • Ipertiroidismo: non viene praticato il trattamento sul collo

 

Secondo le linee guida della Società Internazionale di Linfologia, il gold standard terapeutico per il trattamento dell’edema è costituito da due fasi ed in ciascuna di esse è prevista l’associazione alla terapia manuale di terapie complementari.

Nella prima fase, il linfodrenaggio deve essere associato ad un’attenta e corretta cura della pelle, ad una serie di esercizi di ginnastica, diversi a seconda del segmento interessato dall’edema e infine alla compressione elastica applicata con bendaggi multistrato anelastici.

La seconda fase di mantenimento inizia non appena si completa la precedente ed ha come obiettivo quello di mantenere e ottimizzare i risultati ottenuti.

Essa comprende la cura della pelle, la compressione elastica per mezzo di tutore (calza o bracciale) a maglia piatta, standard o su misura, ed infine esercizi per il recupero funzionale del segmento corporeo interessato.

Per la riuscita della terapia drenante la condizione essenziale è la disponibilità del paziente e la sua piena compartecipazione all’intero progetto terapeutico che sarà costruito sul singolo individuo.